Prosegue l’impegno della Cgil di Modena e della Funzione Pubblica a sostegno della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori che operano nella cura alla persona (strutture socio sanitarie per anziani e per persone con disabilità, centri diurni, servizi 0-6), quali operatrici socio sanitarie (Oss), assistenti di base (Adb), educatrici, ausiliarie e collaboratrici scolastiche.
Il sindacato ha perciò scelto di investire nel progetto ’Professioni Sicure’. "L’obiettivo non è solo incrementare la tutela individuale, ma anche presidiare maggiormente i luoghi di lavoro rispetto alla sicurezza, agire nei confronti di Inail e Inps per permettere ai lavoratori di ottenere i giusti riconoscimenti e riproporre soluzioni di ricollocamento e riqualificazione".
"La sfida lanciata ai rappresentanti delle associazioni datoriali, degli enti locali e dei servizi pubblici era di condividere un percorso sistemico di sostegno occupazionale e di tutela collettiva per l’adozione di soluzioni organizzative e sinergiche in materia di prevenzione e di riduzione del danno per quelle lavoratrici – una platea sempre più numerosa – che nel prendersi cura dei nostri cittadini si ammalano", afferma Giada Catanoso segretaria di FP Cgil Modena. Mentre le condizioni di salute e di lavoro "delle operatrici si aggravano non si sono ancora viste risposte concrete per l’avvio di un percorso condiviso che si rende sempre più necessario. Serve un approccio collettivo, consapevole al problema, a partire dai datori di lavoro", aggiunge Federica Di Napoli, funzionaria di Fp Cgil Modena.