Chiara rivive nel galà in Accademia La mamma realizza il suo desiderio

Marano, si è spenta a 17 anni prima di partecipare al ’Ballo delle debuttanti’. Serata di beneficenza in suo onore

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Tra i desideri che aveva Kia, c’era anche quello di partecipare al "Ballo delle debuttanti" all’Accademia Militare di Modena. Purtroppo, la malattia contro la quale da cinque anni stava lottando, non glielo ha permesso. Tuttavia proprio l’altra sera, nel salone d’onore dell’Accademia, si è tenuto comunque "Il ballo di Kia", una grande festa di beneficenza organizzata dal Rotary Club Vignola – Castelfranco – Bazzano (di cui la mamma di Kia, Elena Salda, è socia da tempo), per aiutare i bambini e i giovani che, proprio come Kia ha fatto per cinque anni, stanno lottando contro la leucemia. A un evento conviviale al quale hanno partecipato 180 persone, alla presenza tra gli altri del comandante dell’Accademia, il generale di divisione Davide Scalabrin, del sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e del presidente del Rotary Club Vignola Castelfranco Bazzano, Andrea Cuoghi, sono stati così donati 2.500 euro al Comitato Maria Letizia Verga (presente l’altra sera il presidente, Giovanni Verga), che si occupa di offrire ai bambini malati di leucemia l’assistenza medica e psico-sociale migliori.

La vicenda di Chiara Bosi, per gli amici Kia, è stata al centro dell’attenzione mediatica per diverso tempo commuovendo tutti. La sua famiglia, con mamma Elena in testa, ha tentato davvero in ogni modo possibile di salvarle la vita (era stata organizzata nel marzo 2019 anche una mobilitazione collettiva con Admo per sensibilizzare alla donazione del midollo), ma dopo oltre quattro anni di lotta contro la malattia, si è spenta nell’ottobre del 2021, all’età di 17 anni, presso il centro specializzato "Maria Letizia Verga" di Monza. Ma Kia, anche dopo la sua morte, continua a essere presente, sia nei familiari più stretti, sia nella comunità locale, che le ha voluto tanto bene.

La scorsa primavera, un centro culturale di Marano gremito in ogni ordine di posto, ha salutato l’intitolazione dello stesso alla sua memoria, tanto che oggi è "Il Teatro di Kia". L’altra sera, nel salone d’onore dell’Accademia Militare di Modena, si è tenuta appunto la serata "Il ballo di Kia", per non lasciare soli i giovani che stanno lottando, come Kia, contro questa terribile malattia. Molto toccante, in particolare, è stato l’intervento della mamma di Chiara, Elena Salda, che ha spiegato: "Chiara ha saputo della sua malattia quando aveva 13 anni. Era una ragazza allegra e paffutella. Ben presto, però, si è resa conto di ciò che la stava aspettando. Un giorno ho trovato un foglio, in camera sua, sul quale era scritto: ’Le cose che voglio fare prima di morire’. E tra queste erano elencate: fare viaggi, visitare New York, un dondolo in giardino, lanciarsi col parapendio, partecipare al Ballo delle Debuttanti. A New York non siamo riusciti ad andare, ma abbiamo visto insieme Londra, Parigi, Barcellona. Col parapendio si è lanciata ben 3 volte, dopo che ho attestato che era in buona salute. Poi c’era il Ballo delle debuttanti, per il quale telefonai a Salvatore (il gen. Salvatore Camporeale, allora comandante dell’Accademia, e anch’egli l’altro ieri presente in sala, ndr), il quale si disse onoratissimo di presentare Chiara".

Alla fine, non è stato possibile esaudire questo suo desiderio, ma la presenza di Kia si è sentita anche l’altra sera, per aiutare concretamente chi sta soffrendo.

Marco Pederzoli