REDAZIONE MODENA

Chirurgia in ‘agitazione’, incontro in Prefettura

Sindacalisti e azienda sanitaria tentano una conciliazione

Sindacalisti e azienda sanitaria tentano una conciliazione

Sindacalisti e azienda sanitaria tentano una conciliazione

Modena, 26 maggio 2025 – Oggi alle 10 i sindacalisti della Cgil e l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena si confronteranno in Prefettura per un tentativo di conciliazione relativo allo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori del reparto di chirurgia di Baggiovara che da mesi vivono la carenza del personale infermieristico e assistenziale rispetto alla complessità clinica dei pazienti ricoverati ad elevata necessità assistenziale. Nello specifico parliamo di mancata sostituzione del personale dimissionario, pensionamenti e personale in congedo (maternità, assistenza familiari disabili ).

"La situazione è tutt’altro che facile, con le lavoratrici ed i lavoratori ormai oltre ogni limite di sopportazione fisica e mentale e questo sta provocando molti abbandoni del campo, nel senso letterale di fuga di personale dagli ospedali, fatto che aggiunge problemi a problemi – afferma in premessa Giulia Casamassima responsabile della Sanità per la Fp Cgil di Modena – e nel 2025 si prevedono ulteriori tagli alla sanità pubblica, con i fondi stanziati dalla Legge di Bilancio insufficienti a coprire le necessità del Servizio Sanitario Nazionale. Le Regioni, per rispettare gli obiettivi della Legge di Bilancio, potrebbero essere costrette a razionalizzare la spesa, tagliare altri servizi nonostante l’aumento dell’addizionale Irpef". "Quello che auspichiamo per la giornata di lunedì – afferma Giulia Casamassima – è di trovare un’azienda che ci presenti delle proposte, per dare risposte al suo personale. Il nostro obiettivo è quello di aprire un confronto serio che miri a risolvere le criticità del Reparto di Chirurgia dell’Ospedale di Baggiovara e che possa, magari, gettare le basi per risolvere le criticità presenti anche in molti altri servizi".

Stato di agitazione anche per Le lavoratrici ed i lavoratori del servizio di medicina penitenziaria presso la Casa Circondariale S. Anna da ormai più di un anno vivono la carenza del personale infermieristico rispetto ad una popolazione di detenuti che è sostanzialmente raddoppiata. Su 400 detenuti fino ai primi mesi del 2024 erano presenti 19 infermieri, oggi su più di 600 detenuti abbiamo 14 infermieri.