
Una veduta dall’alto del Parco Delle Regioni di Quartirolo
‘Adotta un’area verde del Comune’. Questo il tema al centro di una determina dirigenziale del settore ‘Ambiente, transizione ecologica, pianificazione e gestione verde, parchi’, che prevede appunto la ’adozione delle aree verdi del Comune di Carpi e il ‘riconoscimento di un contributo ai soggetti adottanti’. Come spiega Serena Pedrazzoli, assessore ad Ambiente e Patrimonio verde, "il Regolamento d’uso e tutela del verde pubblico e privato espressamente disciplina l’adozione delle aree verdi pubbliche, al fine di incentivare la collaborazione dei cittadini, in forma sia singola che associata, nonché anche dei soggetti giuridici e commerciali. E ciò per sviluppare, mediante l’opera gratuita degli stessi, attività di tutela e valorizzazione del verde pubblico". Nell’elenco dei soggetti ‘adottanti’ rientrano infatti varie tipologie di figure: associazioni, circoli sociali, volontari, singoli o in gruppo, privati cittadini. E anche un condominio. Tutte realtà che hanno a cuore la natura e il verde, non solo proprio ma anche pubblico: un parco, un quartiere, una strada. Ecco che compare il parco della Cappuccina, quello delle Regioni, quello dei Laghi, il parco di San Marino, ma anche l’ex campo di concentramento di Fossoli, la polisportiva San Marino, il circolo Arcobaleno, quello Pile, e tante vie, di Carpi e delle frazioni. Potature, sfalci, cura delle piante e tutto quello che riguarda la manutenzione ordinaria: attività svolte come volontari, ricevendo un corrispettivo per l’acquisto di prodotti, tagliaerba, attrezzi. Se il parco della Cappuccina è stato ‘adottato’ dalla Az. Agr. Franco Cavazzuti, all’Apiario didattico che si trova al suo interno provvede Legambiente: "Dal 1° giugno ci prendiamo cura delle due arnie del parco – spiega il presidente Mario Polrionieri –. Controlliamo che siano integre e che non presentino patologie; inoltre organizziamo le visite guidate con le scuole". "E’ un progetto pluriennale molto bello – prosegue – che richiama la filosofia dei nostri gruppi di Plogging e degli Ecobuster. Il Comune, per quanto faccia, non può arrivare ovunque, ed è molto bello che ci siano cittadini che in maniera spontanea si prendano cura del parchetto o dell’aiuola di fronte a casa: lanciano un messaggio positivo che, stiamo constatando, ha un effetto moltiplicatore nel voler prendersi cura della propria città, ognuno facendo una piccola parte". Tra gli ‘adottanti’ c’è anche la parrocchia di Quartirolo che ha ‘adottato’ il parco delle Regioni: "Il confine tra l’area verde di proprietà del Comune e il territorio della parrocchia è molto ‘sfumato’ – spiega il parroco don Antonio Dotti –. Da sempre noi utilizziamo quel bellissimo polmone verde per le attività degli scout di ogni età e d’estate anche per la nostra Sagra di Quartirolo. Per questo da anni abbiamo sempre provveduto noi alla manutenzione e alla cura di tutta l’area verde, senza alcuna distinzione".
"Fino all’anno scorso – prosegue don Dotti – chiedevamo annualmente al Comune di poter disporre dell’area, da marzo e novembre. Ora invece abbiamo stipulato un accordo a lungo termine, quinquennale, grazie alla presenza sempre attiva dei nostri volontari parrocchiani. Abbiamo definito mansioni, incarichi, responsabilità".