Comunità in lutto per Giuseppe: "Ha lottato fino all’ultimo giorno"

La comunità di Massa Finalese è sconvolta per la prematura scomparsa di Giuseppe Carrino, 18enne di grande cuore, vittima di un tragico incidente stradale. Gli amici lo ricordano con affetto e dolore, preparandosi a rendergli l'ultimo saluto.

Comunità in lutto per Giuseppe: "Ha lottato fino all’ultimo giorno"

Comunità in lutto per Giuseppe: "Ha lottato fino all’ultimo giorno"

"Se ne è andato via troppo presto, era un ragazzo perbene, educato, gentile, e chiunque nel nostro paese gli riconosceva queste doti". L’intera comunità di Massa Finalese è sconvolta dopo la notizia della prematura scomparsa di Giuseppe Carrino, 18enne, ‘Giuse’ per tutti, morto lunedì notte all’ospedale di Baggiovara dove si trovava ricoverato in Terapia intensiva da venerdì 5 aprile, a seguito di un violento incidente stradale. Da subito le condizioni di Giuseppe sono risultate molto gravi: "Ha lottato per due settimane, perché lui voleva vivere, ma poi tutto è improvvisamente precipitato – racconta un’amica di famiglia –. I miei figli gli erano molto legati: il maggiore ha frequentato il Galilei di Mirandola con Giuseppe ed erano in compagnia insieme". Un gruppo affiatato di amici, quelli che ora piangono la scomparsa del giovane che avrebbe compiuto 19 anni a maggio. "Nei giorni precedenti pareva esserci stato un miglioramento – prosegue la signora di Massa Finalese – e i miei figli erano così felici. ‘Giuse deve fare l’ultima operazione poi torna a casa, al massimo tra due settimane torna da noi’, mi ha detto un giorno mio figlio. Il clima in paese era più sereno. Poi, la notte terribile di lunedì, l’altro mio figlio, quello maggiore, era a casa della famiglia Carrino, per fare compagnia ai fratelli, quando verso l’una è arrivata la telefonata da Baggiovara, le condizioni di Giuseppe erano precipitate, hanno tentato in ogni modo di salvarlo, ma non c’è stato nulla da fare. Ci ha lasciati, gettando nello sconforto più totale la sua famiglia e noi tutti".

"Lui era il ‘fratellino’ per me, così lo chiamavo e così l’ho memorizzato anche sul telefono – afferma Ayoub Mouhouch, mentre scorre sul suo cellulare gli ultimi messaggi scambiati con Giuseppe –. Ho due anni più di lui, non ho fratelli più piccoli, lo era diventato lui per me, siamo arrivati a Massa nello stesso periodo e da allora eravamo inseparabili, era entrato a fare parte della mia famiglia. Vorrei dirgli che non era un semplice amico per me, era molto di più, e lo ringrazio per tutte le volte che mi ha messo una mano sulla spalla e mi ha detto che ce l’avremo fatta insieme e per tutte quelle volte che mi ha accompagnato nelle mie cavolate da adolescenti. Meritava di esaudire i suoi desideri e di avere la chance di far vedere a tutti che grande uomo sarebbe diventato. Sono fiero di lui, lo sarò sempre e rimarrà un grande pezzo della mia vita e il vuoto della sua mancanza non lo colmerà mai nulla". Gli amici si stanno radunando per essere tutti presenti in moto al suo funerale, che sarà fissato dopo l’esecuzione dell’autopsia sul corpo del giovane Giuseppe.

Maria Silvia Cabri

Flavio Viani