Condividere le decisioni con gli studenti

Migration

Paolo

Pergreffi*

Che l’uso di telefoni e smartphone a scuola non sia consentito è cosa ben nota fin dalla direttiva del 15 marzo 2007 del Ministero dell’Istruzione e da circolari successive che ne vietano l’utilizzo, sia per gli studenti che per il personale della scuola, che non può ovviamente sottrarre tempo al lavoro telefonando o distrarsi navigando su internet. E’ anche vero che far rispettare tali regole è stato, per dirigenti scolastici e docenti, sempre più difficoltoso, mano a mano che l’evoluzione della tecnologia e l’avvento dei "social" rendevano gli smartphone sempre più attrattivi e gli utenti di qualsiasi età sempre più dipendenti o, con un termine usato per le tossicodipendenze, "addicted". Va precisato che il ministero lasciava spazio all’utilizzo didattico dello smartphone, come strumento di ricerca di informazioni o per la programmazione dello stesso nei corsi di Informatica. Ma la dipendenza dei ragazzi dagli smartphone è andata crescendo, ancora più con il lockdown, creando ben noti problemi a docenti e genitori, con conseguenze che portano a volte a casi di isolamento dal mondo fisico a vantaggio di quello virtuale della rete, fino a dover ricorrere alla neuropsichiatria infantile. E’ quindi certamente encomiabile la scelta della dirigente dell’Istituto Malpighi di fare della scuola un’area franca, potremmo dire ecologica, in cui i telefonini non entrano affatto, caso peraltro non primo né unico anche nella nostra regione. Interessante sarà monitorare quanto studenti e personale della scuola reggeranno alla deprivazione, prima di cercare i modi, che certamente esistono, per eludere o aggirare il divieto. La bravissima dirigente del Malpighi ha certamente previsto anche questo, e avrà adottato le misure necessarie alla salvaguardia del regolamento, prima fra tutte la condivisione con gli studenti, che soltanto sentendolo proprio e condividendone principi e finalità, comprese le sanzioni per chi non lo rispetta, possono diventarne, essi stessi, custodi e guardiani.

*Associazione Nazionale Presidi