Modena, prime confische di denaro e immobili nell'ambito dell'Operazione Barqueiro

Le Fiamme Gialle avevano scovato un giro di bancarotte fraudolente, riciclaggio internazionale e reati tributari

Un'auto delle Fiamme Gialle

Un'auto delle Fiamme Gialle

Modena, 17 agosto 2018 - Sono scattate le prime confische definitive di beni immobili e denaro riconducibili al promotore dell'associazione ed ai componenti del gruppo criminale al centro dell’"Operazione Barqueiro", che, condotta dalla Guardia di Finanza di Modena, aveva già portato all'esecuzione di sei misure cautelari in carcere, alla denuncia di 33 persone e alla disposizione di sequestri per diversi milioni di euro all'indirizzo di 2 locali di ristorazione, 1 bar ed un complesso alberghiero con annesso ristorante, oltre che si 8 società, svariati conti correnti ed immobili riconducibili all’associazione.

Bancarotta fraudolenta, riciclaggio internazionale e reati tributari di varia natura sono le illegalità contestate al gruppo criminale con basi a Parma, Reggio Emilia ed in Portogallo, diretto da un professionista emiliano formalmente residente all’estero e "specializzato" nella gestione "spregiudicata" di fallimenti societari.

Grazie all'aiuto di decine di prestanome, la cui fittizia delocalizzazione all'estero evitava conseguenze agli imprenditori coinvolti, il promotore dell'associazione curava il rientro dei capitali in Italia, per riconsegnarli in contanti, dopo un fitto giro di movimentazioni bancarie, agli imprenditori coinvolti, divenendo un vero e proprio “traghettatore” e ispirando il nome dell’operazione, ossia “Barqueiro”.