REDAZIONE MODENA

Conserve fatte in casa "Diffidate del pomodoro che arriva dalla Cina"

Con l'arrivo dell'estate, i modenesi si stanno attrezzando per acquistare i migliori pomodori. Tuttavia, l'aumento del 50% delle importazioni cinesi e la qualità inferiore rispetto al prodotto italiano rischiano di aumentare i prezzi. Acquistare nel negozio di fiducia è un'opera sociale, poiché il pomodoro cinese è coltivato con violazioni dei diritti umani.

È tempo di conserve fatte in casa e, nella nostra provincia, sono tanti i modenesi che si stanno attrezzando per acquistare i migliori pomodori. Purtroppo però quest’anno gli effetti del meteo si fanno sentire, e si rischia di avere una produzione inferiore a quella prevista per l’anno 2023.

"Alle frontiere nazionali ci potranno essere aumenti del 50% per le importazioni di pomodoro cinese, che costa la metà di quello nazionale – considera Daniele Mariani, Presidente Provinciale Fiesa Confesercenti Modena –. Oltre alla qualità ci sarebbe da ridire anche su come viene raccolto". Per tenere bassi i prezzi "vengono sfruttati i prigionieri politici e delle minoranze musulmane degli Uiguri nella regione dello Xinjiang come è emerso dai dati World Processing Tomato Council – riferisce –. Inoltre il pomodoro cinese ha anche una qualità inferiore a quello italiano, il che ovviamente si ripercuote anche sul prezzo del prodotto a scaffale".

L’invito è dunque quello di "acquistare nel negozio di fiducia, per le proprie conserve e passate di pomodoro, facendo così anche un’opera sociale perché il pomodoro cinese è coltivato per l’80% nella regione dello Xinjiang dove il governo pratica una violazione dei diritti umani confermata anche dall’Onu e dallo stesso Parlamento europeo" conclude Mariani.