Cpc, mega-piano da 350 milioni di euro

L’azienda di via del Tirassegno si amplia: sarà costruito un centro sull’uso della fibra di carbonio nella mobilità con 500 nuove assunzioni

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di Paolo Tomassone

Tutte le nuove forme di mobilità – che siano le auto ibride o quelle completamente elettriche o i motori alimentati a idrogeno – avranno nella fibra di carbonio un partner che accompagnerà qualsiasi realizzazione. E Modena si mette al centro di questa rivoluzione con la Cpc. L’azienda fondata alla fine degli anni 50 come piccola ditta artigiana ha in mente piani di sviluppo da qui ai prossimi tre anni che, per dimensione, raramente si sono visti in Emilia-Romagna: un investimento di 350 milioni di euro e l’assunzione di altre 500 persone, da sommare agli attuali 850 impiegati tra operai specializzati, ingegneri e progettisti. Per questo ieri, in occasione della presentazione dei prossimi sviluppi, sono arrivati al quartier generale di via del Tirassegno il sindaco Muzzarelli, l’assessore regione allo Sviluppo economico Colla, i delegati del rettore dell’università di Modena e di Bologna e il referente regionale di Unicredit Burchi, che è partner finanziario in questa avventura.

"Il nostro è un intervento misto, di sviluppo dell’area industriale ma anche di importanti investimenti nell’area civile, con un’attenzione particolare al miglioramento della viabilità della zona, del parco della scuola e delle aree ciclabili, mettendo a disposizione della città strutture fruibili ai cittadini" spiega l’amministratore delegato di Cpc, Franco Iorio, anticipando alcuni dei progetti che stanno prendendo forma e che si concluderanno nel 2025. I nuovi impianti, i macchinari e i nuovi capannoni ricavati dalla riqualificazione di vecchie strutture presenti nel quartiere, sono necessari per soddisfare gli ordini e le richieste dei clienti che porteranno a decuplicare il fatturato. Ma soprattutto per andare a realizzare, in accordo con Regione e università un Centro di ricerca sulla progettazione integrata per l’innovazione dei materiali, l’uso e il riuso del carbonio, l’automazione e la digitalizzazione. Fuori dai cancelli, invece, il piano prevede entro il 2025, oltre al miglioramento della viabilità, la realizzazione di un parcheggio pubblico da 250 posti auto alle porte del centro e una nuova palazzina che ospiterà l’ ‘hospitality business’: aule per la didattica, sale convegni e stanze per l’accoglienza di imprenditori e manager in visita a Modena.

"Oggi qui, nella capitale della terra dei motori, stiamo pensando al futuro della mobilità – dice Muzzarelli –. E soprattutto al lavoro, che è il centro di questo progetto: si creano nuove opportunità professionali per continuare a essere protagonisti a livello nazionale e internazionale". Il progetto è già stato presentato in Consiglio comunale e ha ottenuto il via libera anche della giunta regionale. Una volta presentato in Conferenza dei servizi tornerà in Consiglio comunale per l’approvazione della parte che riguarda gli aspetti urbanistici e di edilizia. "Questo progetto – ricorda Colla – è in grado di attrarre soggetti internazionali che fanno investimenti sulla mobilità che in questo territorio non c’erano. Stiamo diventando un territorio molto attrattivo sulla mobilità, non solo per l’automotive. E questo perché abbiamo competenze e talenti, saperi, imprenditori e lavoratori".