Da Modena l’appello nazionale a ricostruire il campo progressista"

Promotore Trande di Articolo 1: "Raccolte in un giorno oltre 1000 firme. Alternativi alla Flat tax"

Migration

"Il centro-sinistra dialoghi con il M5s per costruire il campo progressista".

Parte da Modena l’appello nazionale a intavolare una trattativa per ricostruire l’intesa tra Pd, Sinistra, 5stelle, Verdi, +Europa, Italia Coraggiosa, Demos. Il segretario provinciale di Articolo 1 di Modena Paolo Trande ha lanciato una petizione su change.org (su https:www.change.orgpil-centro-sinistra-dialoghi-con-il-m5s-per-costruire-il-campo-progressista) che in un giorno ha raccolto oltre 1000 adesioni. "Siamo molto preoccupati – si legge tra l’altro nel testo – Le ultime vicende che hanno determinato la caduta del governo, ’senza formula politica’ di Mario Draghi, rischiano di dividere e depotenziare il ’Campo progressista’, per noi fondato su tutte le forze e movimenti che in questi anni hanno collaborato o hanno mostrato una disponibilità a collaborare e a costruire un alleanza. Una alleanza larga e inclusiva, della libertà, della uguaglianza, dei diritti di tutte le persone, del femminismo e della decisiva difesa dei ’beni comuni’".

Il documento sta circolando nelle feste di partito di questi giorni, amplificato dagli interventi televisivi del segretario nazionale di Articolo 1 Pierluigi Bersani che tra l’altro ha rimarcato come "io penso, non da oggi, che si sarebbe dovuto lavorare in quest’anno e mezzo per comporre un campo progressista con Pd, ambientalisti, sinistra e Movimento 5 stelle. Io mi sento alternativo a chi propone, flat tax, aliquota unica Irpef, a chi vuole cancellare il reddito di cittadinanza, a chi dice no al salario minimo, allo ius scholae, alla legge sul fine vita".

Lo stesso Trande ribadisce come "la petizione nasce dalla forte preoccupazione di non vedere un Campo Progressista sufficientemente plurale e ricco sul piano dei contenuti, specie sociali a partire dal lavoro, salari, precarietà e ambiente, e ampio da essere competitivo e in grado di battere la destra sovranista".

Dopo anni di collaborazione, "prima col governo Conte II e poi col governo Draghi, rischia di svanire una prospettiva unitaria che oramai pensavamo acquisita, guadagnata con fatica, negli ultimi 3 anni. La gente normale del Campo Progressista, come noi, vive questa divisione con preoccupazione e non capisce. Noi chiediamo ’unità politica’ dei progressisti, la più ampia possibile, e chiediamo anche ’unità tecnica’ con tutte le forze democratiche anti-destra (dall’Unione Popolare ai centristi liberaldemocratici, non sovranisti), essenziale, con questa pessima legge elettorale, per impedire una vittoria della destra. A Roma si mettano tutti intorno ad un tavolo e trovino soluzioni".

g.a.