Da Zocca a Brescia, è Vascomania Nasce il bar-museo gestito da fan

Le titolari sono due sorelle che da anni ’inseguono’ il rocker: "Viaggiamo anche di notte per incontrarlo al Bibap"

Migration

Come nelle favole. Sognavano un bar tutto loro dedicato a Vasco ed è diventato realtà per le sorelle Cesy e Alessandra Orizio, sfegatate fan del nostro Blasco. Si chiama Bar Caffedivino e, a pochi mesi dall’apertura, a San Polo, periferia di Brescia, rappresenta uno spicchio a distanza della Vascoland zocchese. "Il nostro bar è nato per lui, lo volevamo così e lo abbiamo fatto, siamo contente" dicono le sorelle che si definiscono "due corpi e un’anima, anche ai concerti". Lo hanno tappezzato con testimonianze del Kom, brani di canzoni scritte sui muri, reperti dei concerti, foto degli incontri a Zocca… "È un piccolo museo, una raccolta di cose rare alle quali siamo legate affettivamente" racconta Cesy con un entusiasmo irrefrenabile.

I vostri clienti sono tutti fan del Kom?

"Tutti. Da noi le canzoni di Vasco non mancano mai. Appena ne metto una la clientela parte, salta, balla, non la tengo più. E chi non era fan lo è diventato. Presumo che mia sorella ed io siamo le stalker numero uno del signor Rossi. Facciamo anche serate musicali con i tributi a Vasco. I clienti sognano Zocca. Mi piacerebbe dar vita a un fan club, me ne sto interessando".

Un cimelio che avete di Vasco?

"La sua fotografia, quella storica nella quale è ritratto con il papillon, quando aveva 5 o 6 anni. L’ho messa in quadro come una reliquia. Una sera di karaoke ho lanciato una lotteria con in premio una bottiglia di champagne destinata al primo che riconosceva il bambino. È stato un coro: Vasco, all’unisono, la conoscevano tutti".

Immagino che sarete andate più volte a Zocca...

"Certo. Nell’anniversario del suo matrimonio lo scorso 7 luglio c’eravamo, come tutti gli anni. Abbiamo portato i fiori a Laura. Ho molte foto con lui a casa e al Bibap. L’ho visto anche venti giorni fa al Lago di Garda. Normalmente a Zocca ci fermiamo una giornata, qualche volta due. Il viaggio da Brescia è faticoso. Abbiamo fatto andata e ritorno anche tre volte in una settimana. Ma io – spiega Cesy – sono capace anche di partire il lunedì pomeriggio e rientrare a notte fonda, ormai so dove trovarlo: alle 18 è al Bibap. Vasco è una persona meravigliosa, disponibile, gentilissimo. Me lo ricordo al primo concerto a Brescia nel 1984. C’era anche mia sorella, più piccola di me. Non la trovavo più. Era finita dietro al palco con Vasco e Massimo Riva che la intrattenevano perché avevano capito che si era persa.

Lei è riuscita a conoscere e a parlare anche Massimo, io invece non ce l’ho mai fatta".

Walter Bellisi