Dalle stelle del calcio al fallimento Nel mirino la bella vita nel Principato

Il re dei procuratori ha inventato il prestigioso premio ’Golden Foot’ che si tiene nella riviera monegasca. L’indagine che l’ha travolto è nata da accertamenti sul crac della società ’canarina’ nel 2017. . .

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Dalle foto con il principe Alberto di Monaco e i più celebri campioni del calcio internazionale, durante il Golden Foot a Montecarlo, a quella scattata a Nonantola insieme a un ragazzo orientale incontrato al ristorante, messo in posa, a sua insaputa, per millantare una fantomatica trattiva con i cinesi quando il Modena Calcio era sull’orlo del baratro. E’ stato capace di salite e discese vertiginose Antonio Caliendo, ex presidente gialloblu, la cui parabola è oggi in picchiata. Il maxi sequestro preventivo disposto ieri dalle Fiamme Gialle colpisce un patrimonio fatto di quote immobiliari, per lo più appartamenti e uffici, tutti nel Principato. Il 77enne Caliendo, considerato il capostipite dei procuratori di calcio, re del mercato negli anni d’oro di Roberto Baggio e Diego Armando Maradona, marito dell’annunciatrice televisiva Alessandra Canale, vive ormai da anni a Montecarlo.

Con il sequestro di ieri è venuta al pettine un’indagine che affonda le radici proprio ai tempi in cui Caliendo possedeva, tramite la World Promotion Company, il Modena calcio. Un’avventura che finì con il clamoroso fallimento del 2017 quando i canarini, dopo aver disputato poche partite, rimasti perfino senza stadio per le inadempienze societarie, vennero esclusi dal campionato per poi ripartire solo nella stagione successiva dalla serie D con una nuova cordata di imprenditori. Un crac arrivato dopo 105 anni di storia gialloblu, che ha visto anche vendere all’asta lo storico centro sportivo ’Mammut Club’ di via Ghiaroni, acquistato nel febbraio 2021 dall’imprenditore Paolo Galassini. Se ora i tifosi del Modena neopromosso in B sorridono, cinque anni fa erano impegnati in dure contestazioni contro Caliendo il quale, mentre il Modena ’moriva’, faceva la bella vita in terra monegasca dove al suo Golden Foot poteva vantare la presenza del principe Alberto di Monaco. Una intuizione geniale, questa di Caliendo, un premio internazionale destinato a calciatori che abbiano compiuto almeno 28 anni, conferito a sportivi del calibro di Ronaldo (il Fenomeno brasiliano), Totti, Buffon, Del Piero e Cristiano Ronaldo, per citarne alcuni, che lasciano le loro impronte sulla Champions Promenade.

Non è la prima volta che Caliendo è chiamato a confrontarsi con soldi ‘lontani’. Nel 2015 erano sorti dubbi sulla vera proprietà del Modena ’gestito’ dalla lussemburghese World Promotion Company con una piccola percentuale anche nella Cmc Investiments Limited, una società con sede nelle isole Vergini britanniche. Caliendo si era limitato a dire che non c’era motivo per dire a tutti i "fatti" propri. Come questa volta.

val. b.