STEFANO MARCHETTI
Cronaca

"Danza, una stagione con le grandi stelle"

Illustrato il programma al Pavarotti Freni. Il direttore Sisillo: "Siamo affezionati al balletto, attira un pubblico trasversale per età"

Illustrato il programma al Pavarotti Freni. Il direttore Sisillo: "Siamo affezionati al balletto, attira un pubblico trasversale per età"

Illustrato il programma al Pavarotti Freni. Il direttore Sisillo: "Siamo affezionati al balletto, attira un pubblico trasversale per età"

"Siamo molto affezionati al cartellone di danza – confida il Maestro Aldo Sisillo, direttore del teatro Comunale Pavarotti Freni –, soprattutto perché il balletto attrae un pubblico trasversale per età, e porta a teatro non solo adulti ma anche tanti ragazzi e ragazze, cosa che non avviene magari per altri generi di proposte". Peraltro le stagioni di balletto del Comunale sono sempre di alto livello, con stelle internazionali: "Fra i teatri di tradizione, la nostra offerta è certamente di primo piano – aggiunge Sisillo –, anche se sulla danza riceviamo pochissimi contributi dallo Stato, poco più di 50mila all’anno, che non servirebbero neppure per aprire e riscaldare la sala".

Come sempre, il Comunale suddivide le proposte di balletto in due ‘tranche’: la rassegna autunnale "ModenaDanza", presentata ieri (con quattro spettacoli fino a dicembre), e la stagione propriamente detta, con sette spettacoli da gennaio a maggio, che verrà svelata nelle prossime settimane. Fra le perle degli spettacoli d’autunno, la prima italiana (4 dicembre) di "Requiem(s)", la nuova creazione dell’ammiratissimo Angelin Preljocaj: una creazione che prende spunto dal lutto e dai sentimenti collegati alla scomparsa di una persona cara, "non solo e non necessariamente tristezza e devastazione – dice il coreografo – ma anche momenti di gioia e di ricordi formidabili che rinvigoriscono e si rigenerano".

Ad aprire "ModenaDanza", il 23 ottobre, sarà "Neapolis Mantra", un’opera multidisciplinare che vedrà in scena il coreografo Mvula Sungani a fianco dell’étoile Emanuela Bianchini: lo spettacolo porta il titolo dell’album di canzoni che Enzo Gragnaniello incise nel 1988 con l’indimenticabile Mia Martini, un viaggio fra storie di donne, madri e figlie, compagne amate, desiderate perdute. E lo stesso Gragnaniello eseguirà le musiche dal vivo. Poi venerdì 8 novembre sarà la volta di "Contempotango", con Octavio de la Roza, già ballerino étoile di Maurice Béjart (fu tra i grandi protagonisti del "Bolero"), e Camilla Colella, vincitrice del premio Sfera d’oro per la danza, compagni nella vita e sulla scena. Tango come passione e gelosia, conflitto ed estasi, dolcezza e gioco: allo spettacolo parteciperanno anche sette coppie di ballerini selezionate da La Capriola di Modena.

E il 13 novembre, ecco "Deepstaria" di Wayne McGregor, direttore artistico della Biennale Danza e coreografo residente al Royal Ballet di Londra. Lo spettacolo (che ha debuttato quest’anno al festival di Montpellier, in coproduzione anche con il Festival dei Due Mondi di Spoleto e il Sadler’s Wells di Londra) sfrutta tutto il potenziale creativo delle tecnologie di intelligenza artificiale, della ricerca acustica e del calcolo spaziale: "È una performance in cui si intersecano la creatività umana e quella digitale – sottolinea Aldo Sisillo –, una frontiera che proveremo a percorrere". Oggi si aprono gli abbonamenti, dal 15 ottobre i singoli biglietti. Info, www.teatrocomunalemodena.it