
"Degrado al parco Amendola, via alle passeggiate di gruppo Hanno aderito in settecento"
Sono tante, oggi, le donne che non se la sentono di uscire da sole e ‘tremano’ all’idea di dover portare a passeggio il proprio cane quando cala la sera. La percezione di insicurezza è particolarmente diffusa in città e tanti modenesi, negli ultimi anni, hanno smesso anche di vivere i parchi come luoghi di aggregazione. Proprio per evitare di lasciare che l’amato parco Amendola precipiti nel degrado, ma anche e soprattutto per rivendicare la libertà di godere degli spazi cittadini Cristina Martinelli, che risiede nei pressi dell’area verde, ha lanciato la proposta di passeggiate collettive. Una proposta volta a ripopolare il parco ma anche a permettere alle donne di passeggiare in tranquillità, senza più tenere ‘a braccetto’ la paura. "Sono 42 anni che vivo accanto al parco e lo conosco bene, ma mai come quest’anno l’ho visto tanto vuoto – commenta Martinelli –. C’è poca spinta a fare tutto ormai e non so se dipenda solo dalla paura ma sicuramente il nostro amato parco è davvero poco frequentato e il rischio è che precipiti nel degrado. Il Comune si è impegnato a riqualificarlo e dovrebbero iniziare a settembre a fare alcuni lavori. Sono trent’anni che attendiamo il restyling, nonostante il parco ne abbia ormai 41 di anni, essendo stato inaugurato nel 1981". A sorpresa la modenese si è resa conto di aver ‘fatto breccia’ nel cuore dei modenesi. "Ho lanciato l’appello sui vari gruppi Facebook come Noi del Parco Amendola, di cui faccio parte, Modena in vetrina, Sei Modenese se, Sei di Modena se e altri e sinceramente non mi attendevo un tale successo. In pochi giorni – commenta ancora – hanno aderito circa cinquecento persone ed ora i cittadini che vogliono partecipare sono circa settecento". Cristina spiega di aver deciso di organizzare le passeggiate dopo aver intuito la ‘frustrazione’ di tanti cittadini. "Vado sempre all’area cani e parlo con tante persone – racconta – Ho sentito parecchie lamentele sul problema sicurezza e ho deciso di fare qualcosa, ma non pensavo che così tanti cittadini sentissero il bisogno di riappropriarsi del territorio. La mia proposta inizialmente era rivolta alle donne ma anche tanti uomini hanno apprezzato l’iniziativa e aderito. Quando inizieremo? A settembre". Cristina Martinelli spiega come le uniche cose di cui ci sarà bisogno saranno scarpe da ginnastica, torce e bottiglie d’acqua. "Le persone hanno paura ad uscire e questa cosa deve finire. I lavori in via Panni hanno privato i cittadini di tanti parcheggi e anche questo ha portato alla diminuzione delle presenze nel parco. Ora ci riprendiamo la nostra libertà: da soli, con i nostri cani rigorosamente al guinzaglio oppure in compagnia permetteremo al parco di rinascere e di tornare ad essere un luogo sicuro".
Valentina Reggiani