
Claudio Poletti, sindaco di Finale Emilia
Dopo lo spavento per la scossa di terremoto di mercoledì 15 gennaio, il sindaco di Finale Claudio Polletti per bloccare l’ampliamento e la riapertura della discarica Feronia, società controllata da Hera spa, si appella al neo presidente della Regione Michele De Pascale. "Ho inviato – fa sapere Poletti - una comunicazione al presidente della Regione Emilia-Romagna, all’assessore regionale Irene Priolo e ai consiglieri regionali modenesi per ribadire ancora una volta ciò che avevo evidenziato al momento dell’elaborazione del piano regionale dei rifiuti: l’inadeguatezza della localizzazione della discarica, già finita sotto 3,5 metri di acqua in occasione dell’alluvione del 1982, prossima all’epicentro del terremoto del maggio 2012 e qualche giorno fa addirittura epicentro di una scossa piuttosto significativa". L’ultima scossa, infatti, ha avuto il suo epicentro lungo una faglia ben nota ai geologi. "In occasione della redazione dell’ultimo Piano regionale di gestione dei rifiuti e per la bonifica delle aree inquinate 2022-2027, - ricorda il sindaco - abbiamo presentato come amministrazione comunale 17 osservazioni, purtroppo tenute in nessun conto. Alcune di queste osservazioni facevano proprio riferimento alle problematiche sismiche del sito. Oggi ripropongo le medesime questioni e mi auguro, sinceramente, che la nuova amministrazione regionale voglia seriamente prendere in considerazione la possibilità di rivalutare tutte le questioni che riguardano l’ampliamento della discarica Feronia di Finale Emilia (autorizzata per una capacità di 1.200.000 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi e rifiuti urbani), a partire dall’inidonea ubicazione in zona sismica, imponendo da subito la sospensione dei conferimenti nel lotti 5 e 6, consentiti dopo il dissequestro dell’impianto, in attesa del pronunciamento sia del Tar sia del Tribunale di Modena". Ora si vedrà se la sorte di questo appello e se quanto accaduto pochi giorni fa servirà da monito agli amministratori regionali, ma intanto dal Comitato "Ora Tocca Noi" il portavoce Maurizio Poletti non manca di sottolineare come "la questione sollevata dal sindaco di Finale Emilia è tipica di chi piange sul latte versato. Fui l’unico – aggiunge Poletti - a denunciare le varie problematiche sismiche ed ora assistere a queste dichiarazioni posticce da parte del sindaco genera rabbia e indignazione. Il terremoto del 2012 avrebbe dovuto portare ad una riclassificazione sismica di tutto il territorio, cosa che non è mai avvenuta ed anche qui le dichiarazioni di oggi del sindaco appaiono per l’ennesima volta tardive e di facciata".
Alberto Greco