
La seduta di giunta tra Sassuolo e Fiorano
Sembra un gioco di parole, ‘Giunta Congiunta’, ma vuole, o vorrebbe essere molto di più. Di fatto l’inedita riunione che ha visto protagonisti i sindaci di Sassuolo e Fiorano, Matteo Mesini e Marco Biagini e le loro square di governo, infatti, è il primo tentativo tangibile di ragionare in ottica di ‘area vasta’ per quanto attiene allo sviluppo di due realtà autonome l’una dall’altra e distintamente amministrate, ma contigue sia dal punto di vista territoriale che socioeconomico e culturale.
E’ emersa, nel corso della riunione, la necessità, condivisa a più livelli, di dotare il territorio di un piano strategico comune, riconoscendo che le due realtà sono parte, insieme con gli altri comuni della sponda modenese del distretto ceramico, di una grande unica città. L’Unione, da questo punto di vista, non può essere considerata sufficiente, non foss’altro perché di estende anche ad alcuni Comuni della collina e della montagna, mentre Sassuolo e Fiorano, in comune, hanno parecchio. A partire dall’area della ex Cisa-Cerdisa, una delle più grandi della Regione, che si vuole trasformare in un’opportunità di riqualificazione strategica che essa rappresenta per entrambi i territori.
Proprio in questa ottica, il tavolo ha avviato il dialogo per connettere i due Piani Urbanistici Generali (PUG), che fino ad oggi erano stati sviluppati senza un reale coordinamento tanto da provocare asimmetrie e limitare le sinergie, nell’ottica di offrire un grande piano coordinato e completo utile, ad esempio, per gli investitori industriali. Altri punti all’ordine del giorno la mobilità, da migliorare attraverso un approccio congiunto che metta al centro anche i nodi infrastrutturali che condizionano la viabilità sul territorio e la volontà di arrivare alla definizione, in un prossimo futuro, di una calendario unico di eventi culturali per valorizzare il territorio, offrendo servizi sempre più coordinati e attrattivi per cittadini e visitatori.
Stefano Fogliani