"Dobbiamo combattere il lavoro irregolare, inquina l’economia"

"ll lavoro irregolare non può restare un problema prevalente solo per il sindacato. E’ necessario fare più ispezioni rafforzando quindi gli organici di chi deve controllare". E’ il monito di Franco Zavatti della Cgil che continua: "L’Emilia Romagna si riconferma sul podio nazionale delle regioni che più beneficiano delle utili attività di ’incontri e formazione’, promossi dagli Ispettorati provinciali e rivolti ad imprenditori, alle loro associazioni e consulenti.

Un podio per niente onorevole che vede la nostra regione al 62,5% ed al di sopra della media nazionale. I settori produttivi che presentano il più elevato tasso di irregolarità nel lavoro, sono: trasporti e magazzinaggio (74,2%), poi servizi, ristorazione e alloggi intorno al 73%; attività immobiliari con 72,7% e, proprio in Emilia, il 62,3% nell’Industria manifatturiera".

"Dati pesanti – continua Zavatti – perché gravano sulle spalle e la quotidianità dei cittadini che lavorano, che colpiscono l’intera società emiliano-romagnola, la nostra sana economia e la legalità, perché spingono alle truffe evasive fiscali e, a seguire, al riciclaggio, aprendo porte agli investimenti malavitosi e mafiosi".