REDAZIONE MODENA

Donato al Policlinico di Modena il rilevatore di vene QV-500 grazie alla Nurses Run

Il Nursind dona al Policlinico di Modena il QV-500, un rilevatore di vene per facilitare l'accesso venoso nei bambini operati

La presentazione del nuovo rilevatore di vene pediatrico

La presentazione del nuovo rilevatore di vene pediatrico

Modena, 7 dicembre 2024 – Un nuovo rilevatore di vene professionale, il QV-500, è stato donato al Policlinico di Modena dal Nursind, sindacato di categoria del personale infermieristico, grazie a una raccolta fondi avvenuta durante la Nurses Run, manifestazione ricreativa ludico-motoria organizzata dal sindacato il 2 giugno scorso.

Il dispositivo, pensato per facilitare l’accesso venoso ai piccoli pazienti operati al Policlinico di Modena, è stato consegnato nel corso di una breve cerimonia che si è svolta oggi nell’atrio della Pediatrica al VII piano. "Oggi siamo qui per ringraziare Nursind per la sensibilità dimostrata – si è complimentato Claudio Vagnini, direttore generale dell’Aou di Modena – a sostegno della Sanità Pubblica e in particolare dei bambini che necessitano di un intervento chirurgico. È davvero significativo che la donazione venga fatta dagli stessi dipendenti, tramite una delle loro organizzazioni sindacali, perché ancora una volta i nostri operatori non si limitano a dare il massimo durante l’orario di servizio, ma continuano a pensare ai nostri pazienti anche terminato il turno".

La Nurses Run "rappresenta molto più di una semplice corsa: è un simbolo di solidarietà, di unione e di impegno concreto verso la comunità – ha detto Gino Piragine, Referente Nursind per Modena – Questo evento nasce per avvicinare i cittadini ai professionisti sanitari, valorizzando il ruolo fondamentale degli infermieri non solo come operatori della salute, ma anche come parte integrante del tessuto sociale".

Spesso – ha commentato Pier Luca Ceccarelli Direttore Chirurgia Pediatrica – "la donazione impatta mediaticamente per il valore di ciò che viene acquisito o per il particolare contesto patologico con cui interagisce: vi è, praticamente sempre, un’aurea di eccezionalità, di eccellenza, che arriva, a volte, a coprire il vero positivo impatto diagnostico-terapeutico. Questa donazione si caratterizza al contrario per l’uso routinario e su tutta la preziosa e delicata popolazione che trattiamo quotidianamente. I nostri bambini potranno finalmente vivere questo momento, comunque ’difficile’, con minor dolore e stress: non dimentichiamo che talora un accesso venoso ’veloce’ e sicuro può salvare una vita".

Questo apparecchio, spiega la dottoressa Laura Rinaldi, referente Anestesia pediatrica dell’Anestesia e Terapia Intensiva, diretta al professor Massimo Girardis, "sfrutta la luce a infrarossi che riesce a trans illuminare i tessuti molli. Lo strumento consente all’anestesista di visualizzare le vene dei pazienti anche quando sono particolarmente piccole, fino ad una profondità di 7-8 mm. L’utilizzo di questo dispositivo può ridurre il numero di punture necessarie anche nei casi più difficili".