Due interventi unici e da record realizzati con l’aiuto del robot

Due interventi unici e da record  realizzati con l’aiuto del robot

Due interventi unici e da record realizzati con l’aiuto del robot

Per gli appassionati di classifiche si tratta di un record, mai raggiunto in nessun ospedale al mondo. Ai protagonisti delle due storie raccolte nei corridoi dell’ospedale civile di Baggiovara interessa soltanto che la partita sia finita da vincitori e che dopo un breve periodo di convalescenza possano tornare alla vita di sempre.

Questo è possibile grazie ai medici dell’Urologia diretta dal prof. Salvatore Micali che nelle scorse settimane hanno eseguito due operazioni chirurgiche delicatissime, uniche, su due uomini di 66 e 52 anni con una forma tumorale ai reni. Gli interventi – durati tra le sei e le sette ore – si sono conclusi con successo grazie all’utilizzo del robot che "permette al chirurgo di avvalersi di un elevato grado di precisione nei movimenti, di una visione magnificata e in tre dimensioni" come dice Stefania Ferretti, una luminare in Italia in chirurgia urologia mini invasiva, che si è trasferita a Modena dopo un’esperienza ventennale a Parma.

Il primo intervento si è svolto a Natale su un paziente con rene ectopico, cioè con il rene destro posizionato nelle pelvi e non nella sua sede naturale. Il secondo, invece, è stato eseguito a marzo su un paziente a cui era stato diagnosticato un doppio tumore nel rene di destra e di un altro piccolo tumore nel rene di sinistra: i chirurgi anziché asportare completamente il rene destro hanno deciso di rimuovere i due tumori di destra preservando il tessuto sano e funzionante del rene.

"Due interventi che si sarebbero potuti realizzare anche con una chirurgia tradizionale ma a spese di una invasività maggiore e di un tempo di convalescenza e di ricovero più lungo" spiega Ferretti. Fondamentale il contributo dell’équipe degli anestesisti diretti da Elisabetta Bertellini che hanno assistito i colleghi in tutte le fasi delle operazioni.

Paolo Tomassone