VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Duplice omicidio, autopsia per chiarire la morte di madre e figlio

Si è svolta ieri in Medicina legale ed è durata diverse ore l’autopsia sui corpi di mamma e figlio, Claudia...

Si è svolta ieri in Medicina legale ed è durata diverse ore l’autopsia sui corpi di mamma e figlio, Claudia Santunione, 79 anni e Stefano Salsi, 48 uccisi dal marito e padre 83enne Gian Carlo Salsi presumibilmente nel sonno. L’esame autoptico è stato svolto anche sulla salma del pensionato. La terribile tragedia familiare, lo ricordiamo si è consumata mercoledì notte nell’abitazione di famiglia, in strada Pomposiana, a Marzaglia Nuova. Salsi, dopo aver commesso il duplice delitto si è tolto la vita, ‘affidando’ un ultimo sofferto addio ad un biglietto. Solo l’esame autoptico, svolto dal consulente della procura, dottor Franco Marinelli, può ora far luce sulle cause che hanno condotto al decesso mamma e figlio. L’ipotesi è che Salsi, 83 anni, li abbia soffocati nel sonno, per poi riporre nel letto matrimoniale entrambi i corpi, l’uno accanto all’altro. Per tutta la vita il pensionato si era occupato del suo ragazzo, affetto da autismo in forma severa e della moglie, a cui da anni era stata diagnosticata una forma di demenza. All’uomo pare fosse stata da qualche tempo diagnosticata una patologia e proprio questa circostanza, probabilmente, nel giorno del suo compleanno, mercoledì deve averlo portato a compiere l’atroce gesto, temendo forse di non essere più in grado di occuparsi dei familiari. Proprio sulla tragedia di Marzaglia e sul tema del ‘Dopo di Noi’ interviene anche l’assessore di Napoli Luca Trapanese, la cui storia, raccontata anche in un film è nota in tutto il mondo. Trapanese, nel 2018, è diventato il primo uomo single in Italia a ottenere l’affidamento di una bambina con sindrome di Down, Alba che successivamente ha adottato. "Quanto accaduto mi ha colpito profondamente perché sono un padre single che ogni giorno affronta da solo la sfida di crescere una figlia con disabilità. Storie così tragiche sono il riflesso di quello che viviamo quotidianamente in silenzio, spesso invisibili agli occhi di uno Stato che sembra non vedere o non voler vedere – spiega –. Ogni giorno è una lotta, ogni decisione è un carico pesante, perché devo pensare al presente e contemporaneamente affrontare la paura per il futuro. Cosa succederà quando non sarò più in grado di assistere mia figlia? Chi penserà a lei? Queste domande mi logorano costantemente, senza mai ricevere risposte o rassicurazioni concrete". Secondo Trapanese serve una forma di sostegno economico concreto per chi assiste quotidianamente un familiare con disabilità grave. A ribadire come occorra un ‘Reddito di Cura’ per i caregiver è Beppe Grillo che ha dedicato un post al tragico omicidio suicidio di Marzaglia. "Perché non immaginiamo di realizzare un ’Reddito di Cura’ per i Caregiver?", si chiede nel post. "Un sostegno stabile – si legge – un reddito vero, garantito, a chi assiste ogni giorno un familiare gravemente disabile o affetto da malattie neurodegenerative. Se vogliamo evitare che tragedie come quella di Modena diventino la normalità, dobbiamo iniziare da qui, parlarne ed avere il coraggio di cambiare davvero, senza voltarci dall’altra parte".

v.r.