
di Roberto Grimaldi
Ha lavorato per anni nel mondo dei fumetti, viene dalla scuola di Bonvi e Silver, ha disegnato personaggi noti al pubblico come Cattivik e Nick Carter. Di recente ha realizzato il murales dedicato alle creazioni del carttonist Paul Campani legate al Carosello, decorando uno stabile che faceva parte della Paul Cine, la fabbrica dei cartoni animati destinati alle reclame degli anni ’60. Claudio Onesti, in arte Clod, lo dice subito come premessa: "Io odio il calcio, pensate che il fatto che la nazionale non si sia qualificata per i mondiali in Qatar mi lascia del tutto indifferente. Però un’occhiata al nuovo logo del Modena l’ho data, la presentazione del canarino era tra le notizie del giorno". Lo stile del pennuto che marchierà maglia e merchandising del Modena, non è esattamente quello di Clod: "E’ un simbolo molto grafico, come è giusto che sia. Anche allungato rispetto a come dovrebbe essere un canarino vero, una scelta dettata probabilmente dall’esigenza di renderlo più elegante. Il canarino nella realtà è piccolo, una specie di passero. Nel logo è stato reso un po’ più alto, più ‘watusso’, direi io. Ma è normale sia così, immagino che il nuovo simbolo si debba prestare a comparire su merchandising, sito internet, cappellini e magliette. Certamente come tutti i simboli grafici rimane un po’ freddo, geometrizzato, quindi lontano da quelli che sono i miei gusti e anche da quello che è il mio stile di disegnatore". Uno stile che, chissà, potrebbe anche incrociarsi con le vicende del Modena Calcio: non sarebbe la prima volta che il simbolo-mascotte di una squadra diventa il personaggio di una striscia a fumetti, magari destinata ai tifosi più giovani che seguono il Modena anche attraverso i social: "Se qualcuno fosse disponibile a scrivere i testi, io sarei prontissimo a disegnare una striscia fumettistica che ha il canarino come protagonista. Ovviamente non lo disegnerei come si vede nel logo, lo interpreterei in chiave umoristica, alla mia maniera. Ho già lavorato in passato con giornali sportivi, facevo strisce e vignette per il Guerin Sportivo quando la rivista era diretta da Italo Cucci. Non avrei problemi a cimentarmi ancora con il mondo del pallone".