MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

È morto Benedetto Consorti, l’ultimo sarto

Carpi, maestro di eleganza e raffinatezza si è spento domenica mattina a 91 anni. Il funerale domani nella chiesa del Corpus Domini .

Benedetto Consorti nel suo atelier. Il maestro di ago e filo aveva 91 anni

Benedetto Consorti nel suo atelier. Il maestro di ago e filo aveva 91 anni

Se ne è andato l’ultimo sarto di Carpi, un vero e proprio maestro dell’eleganza e della raffinatezza. Benedetto Consorti, maestro accademico, titolo assegnatogli agli inizi degli anni Novanta dall’Accademia nazionale dei Sartori di Roma, si è spento domenica mattina a 91 anni.

"Non si era sentito bene il 13 giugno – racconta la nipote Chiara – ma fino al giorno prima era nella sua sartoria di viale Guido Fassi e anzi aveva promesso ad un cliente che avrebbe realizzato il vestito per il matrimonio del figlio a dicembre".

Con Consorti se ne va un uomo d’altri tempi, testimone di un modo di lavorare ormai scomparso. Era originario di San Benedetto del Tronto: quarto di cinque figli, ha perso presto il padre e la madre stessa lo ha indirizzato verso la professione di sarto, "perché mia mamma non voleva che andassi sempre al mare – amava raccontare Benedetto -. Avevo 14 anni, c’era un sarto dietro casa e mamma, vedova dal 1939, mi ha mandato da lui per alcuni mesi, dopo i quali ho capito che era quello che volevo fare".

Dopo il militare ha scelto di spostarsi a Bologna per proseguire il suo lavoro con grandi maestri, Fortunato e Lancioni. Poi, per amore di Maria Vaccari, nel 1959, ha scelto di venire a vivere a Carpi. Qui ha iniziato a lavorare in un’azienda con altri colleghi e dopo un periodo di lavori a domicilio e aver tentato un’attività con un conoscente italo americano, ha aperto il suo laboratorio di sartoria dove tutto parla di lui. Nella sua lunga carriera, Consorti ha ricevuto moltissimi riconoscimenti, ha partecipato a manifestazioni di alta sartoria a livello nazionale, si è fatto conoscere nei concorsi di sfilate in Italia, soprattutto a Sanremo e a Roma, e all’estero. Negli anni Ottanta e Novanta, Consorti ha vestito notai, avvocati, imprenditori, figure importanti della ‘Carpi bene’, ma anche di tutta la Regione e oltre.

"Il nonno ci ha sempre raccontato che per lui era fondamentale l’unicità del vestito e il rapporto che si instaurava con il cliente, una sorta di ‘alleanza’ per creare qualcosa di personale, perché c’era una partecipazione attiva dell’acquirente nella realizzazione dei particolari, per avere qualcosa di speciale e unico". Consorti lascia i tre figli Giulio, Cristina e Paolo, la sorella, otto nipoti e quattro pronipoti. Le esequie funebri, organizzare dalle onoranze Gianni Gibellini, si svolgeranno domani, partendo alle 9.30 dalla Terracielo Funeral Home di Carpi per la chiesa del Corpus Domini. Prima però ci sarà una ‘tappa’ davanti al suo atelier di viale Guido Fassi.

Maria Silvia Cabri