REDAZIONE MODENA

Ecco le lauree a orientamento professionale

Patto tra Unimore e Confindustria per creare percorsi di studio incentrati sulla formazione tecnica, come chiedono le imprese

di Alberto Greco

Università e sistema confindustriale regionali muovono scacco al gap che impedisce all’Italia di allinearsi agli standard di laureati dei paesi europei. Siamo in ritardo di quasi 15 punti percentuali. Unimore e Confindustria Emilia Centro sono tra i partner della neonata Fondazione per la Formazione Universitaria a orientamento professionale (FUP) costituitasi nei giorni scorsi in Emilia-Romagna. Si tratta di un partenariato pubblico-privato finalizzato alla progettazione, promozione e gestione delle nuove lauree ad orientamento professionale. Tra gli altri aderenti ci sono l’Università di Bologna, di Parma, il Politecnico di Milano – Polo territoriale di Piacenza e l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Campus di Piacenza, Confindustria Piacenza, Confindustria Romagna, Unione Parmense degli Industriali, Unindustria Reggio Emilia e l’Associazione Scuola Politecnica ITS Emilia-Romagna. Un tentativo in questa direzione era già stato compiuto nel 2017 con la istituzione a livello romano di una ’Cabina di regia su Its e lauree professionalizzanti’, ma l’iniziativa non è mai del tutto decollata, anche se Unimore era riuscita nel frattempo a dare vita a 3 lauree professionalizzanti a numero chiuso. Ora, la nascita della Fondazione per la Formazione Universitaria a orientamento professionale permetterà di ampliare l’offerta di questo tipo di corsi di studio, anche in una logica intrateneo, sviluppati in stretta connessione con il sistema produttivo del territorio. Per il Rettore Carlo Adolfo Porro "la nascita della Fondazione Fup rappresenta il primo fondamentale passo di un progetto cui il nostro Ateneo tiene molto. L’auspicio è che i nuovi percorsi di studio, altamente professionalizzanti, riescano ad incentivare un numero sempre crescente di giovani ad approcciarsi al mondo universitario". Le lauree saranno triennali e fortemente incentrate sulla formazione tecnica per formare personale altamente qualificato e specializzato. Spinge verso lo sviluppo della formazione professionalizzante anche il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che definisce le linee guida per l’utilizzo dei fondi europei Next Generation EU. Entusiasta della iniziativa il presidente Confindustria Emilia Valter Caiumi per il quale "le nuove lauree professionalizzanti in sinergia con gli Its possono dare un contributo concreto al mismatch delle competenze e rispondere alle reali esigenze delle imprese. Oggi sono dunque molto soddisfatto perché abbiamo ben superato l’obiettivo, dando vita a un progetto di respiro regionale, segnale di grande coesione in questo momento, che dà il giusto risalto al nostro territorio manifatturiero, alla sua identità unica e alla sua capacità di connessione e messa in rete con il resto del mondo".