Elezioni saltate, Fontana accusa gli uffici comunali: "Impreparati"

La sentenza del Consiglio di Stato a San Prospero esclude le liste e apre la porta al commissario. Polemiche sulle responsabilità, con Fontana che si scusa per aver fiducia mal riposta nel Comune e critica l'amministrazione passata. Il segretario Pd risponde difendendo i dipendenti comunali e chiedendo scuse pubbliche a Fontana.

bruno fontana san prospero

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San Prospero, 25 maggio 2024 – La sentenza del Consiglio di Stato, che ha escluso le liste in corsa per le amministrative aprendo la porta del Comune ad un commissario, non ha messo la parola fine alle polemiche locali. Oltre all’amaro in bocca per l’epilogo della vicenda, diventa motivo di contrapposizione la spiegazione per quanto accaduto. Ad accendere le polveri è Bruno Fontana, candidato sindaco della lista civica di centrodestra "San Prospero per il cambiamento". Dopo giorni di silenzio "allo scopo di evitare di fare confusione in un momento delicato", l’avversario di Sauro Borghi spiega di "essersi ingenuamente fidato ed affidato al Comune e, soprattutto, al segretario comunale facente funzione confidando, come qualunque cittadino si immagina di poter fare, sulla sua/loro esperienza e competenza in fatto di amministrazione della res publica. In forza di tale affidamento evidentemente mal riposto – si scusa Fontana – ho omesso di controllare che la collazione dei moduli (ovvero come sono state allegate le sottoscrizioni, ndr) che mi sono stati consegnati (anche errati) dal personale del Comune di San Prospero fossero rispondenti alle istruzioni ministeriali". Poi imputa la ragione alla impreparazione a tante persone della macchina amministrativa "non al posto giusto". "A mio avviso, la responsabilità di tutto questo è netta - sostiene Fontana - ed è da ascriversi a chi da oltre 10 anni ha amministrato questo Ente con risultati assai discutibili e ritengo abbia fatto il suo tempo". Parole che hanno provocato la immediata risposta del segretario locale Pd, Luca Pirazzoli. "Leggiamo attoniti di questo attacco inaccettabile – dice Pedrazzoli – alle dipendenti e ai dipendenti del Comune che nulla ha a che vedere con la situazione complicata che sta attraversando la comunità di San Prospero. Comprendiamo che l’annuncio del commissariamento sia una pagina dolorosa, ma l’attacco ai dipendenti comunali è vergognoso e inadeguato". Poi l’invito rivolto a Fontana: "Si scusi pubblicamente".

Alberto Greco