«Episodi da non sottovalutare: chi vive e lavora qui va tutelato»

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PRIMA la chiusura da parte della questura per la scoperta all’interno dell’attività di alcuni clienti pregiudicati, poi la riapertura con il ritorno dei soliti problemi, risse comprese. Il negozio etnico in viale Gramsci 231C è nuovamente travolto dalle polemiche. E sulla vicenda interviene il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, nonché responsabile sicurezza del partito cittadino, Antonio Carpentieri, da tempo impegnato a combattere il problema: «L’attività commerciale in questione, purtroppo, continua ad essere al centro dell’attenzione, a conferma che la mia interrogazione dell’agosto scorso e l’attività d’indagine e controlli della polizia municipale erano motivati. L’episodio della scorsa domenica, da quel che è dato capire dai video presenti in rete, non deve essere minimizzato, in quanto è avvenuto sulla pubblica via, negli spazi antistanti il negozio. Al contrario, è necessaria un’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine che non possono sottovalutare questi fatti. Il quadro in cui si inserisce quest’ultimo episodio è già complicato e ricco di eventi – aggiunge Carpentieri –. Le molteplici segnalazioni dei cittadini residenti in zona, che evidenziano il disturbo della quiete pubblica da parte degli avventori del negozio, la frequentazione da parte di pregiudicati, i due provvedimenti di chiusura temporanea dell’attività nel corso del 2019, sono fatti che vanno considerati nel valutare anche l’episodio di domenica scorsa che, se del caso, potrà essere sanzionato dall’autorità competente. In sostanza – conclude il capogruppo Pd – si deve continuare la linea politica di legalità e rispetto delle regole da parte di tutti a tutela della sicurezza urbana, del decoro e della qualità della vita dei cittadini che vivono e lavorano nel quartiere».

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