Eurosets salva la vita a 20 bimbi del Camerun

Medolla, l’azienda biomedicale ha donato le fondamentali apparecchiature per gli interventi di cardiochirurgia ai piccoli malati

Eurosets salva la vita a 20 bimbi del Camerun

Eurosets salva la vita a 20 bimbi del Camerun

Eurosets, ancora protagonista di un progetto di solidarietà dall’elevato valore umanitario. Con le sue avanzate apparecchiature salvavita, realizzate nello stabilimento di Medolla, l’azienda biomedicale ha reso possibili interventi di cardiochirurgia in favore di 20 bambini del Camerun. Questo grazie alla sua adesione nel 2024 al programma "Cuori Ribelli" della onlus "Una Voce per Padre Pio", che ha lo scopo di offrire accesso a cure specialistiche gratuite a bambini malati e vulnerabili, che vivono in condizioni socio-economiche disagiate, in Paesi con reddito pro-capite molto basso e dove la sanità è spesso solo a pagamento. Il progetto, che coinvolge diversi Paesi subsahariani, quali Senegal, Costa D’Avorio, Burkina Faso, Benin, Camerun, Kenya, prevede visite periodiche di screening e follow-up cardiologico, seguiti – laddove possibile – da interventi di cardiochirurgia. In questi Paesi africani la cardiopatia congenita è una causa importante di mortalità in età pediatrica. "È per noi una grande soddisfazione – ha dichiarato Antonio Petralia, vicepresidente esecutivo e amministratore delegato di Eurosets - avere contribuito ad alleviare le sofferenze di questi piccoli pazienti. Questo progetto è in linea con la nostra mission aziendale: aiutare le persone affinché possano tornare a fare le cose che più amano". Eurosets ha partecipato al progetto donando diversi dispositivi per sala operatoria necessari per il supporto al bypass cardiopolmonare, tra cui ossigenatori e circuiti per circolazione extracorporea, indispensabili per effettuare interventi di cardiochirurgia su questi 20 bambini, operati presso l’Hopital General de Yaoundé, capitale del Camerun, durante due missioni, la prima effettuata nella settimana dal 3 al 10 marzo e la seconda dal 6 al 14 aprile. "In questi giorni passati a Yaoundé abbiamo sottoposto a screening oltre 80 bambini, identificando i pazienti che potevano essere operati in Camerun da noi, con l’ausilio di un team locale, e gli altri, più piccoli o più complessi, per i quali abbiamo messo a punto un programma di evacuazione sanitaria – spiega il dottor Francesco Santoro, cardiochirurgo responsabile del team di cooperazione internazionale – . Durante le missioni abbiamo effettuato diversi interventi di cardiochirurgia, iniziando da pazienti con patologie relativamente semplici per approdare a patologie più complesse man mano che competenza ed esperienza nel team locale, indispensabili per un ottimale risultato, sono state affinate".

Alberto Greco