
"Ex campeggio abbandonato al degrado"
Già nel 2008 il Carlino ospitò le proteste a Fiumalbo per lo stato di incuria e abbandono dell’ex ‘Campeggio Cimone’ sulla strada panoramica per il Cimone e l’Abetone. Ora il problema si aggrava e torna alla ribalta per il pericolo di danni alle abitazioni vicine grazie ad un video-intervento di Diego Santi, amministratore di condomini (uno vicino all’ex campeggio) e autore di un seguito canale YouTube. La vicenda dell’ex camping Cimone torna così a destare attenzione nell’opinione pubblica dell’alto Frignano, dopo che fu per alcuni anni uno dei luoghi di relax più suggestivi del nostro Appennino. Oltre all’area di sosta per roulotte comprendeva un villaggio turistico con appartamenti, self-service e bar. Posto ad un chilometro dal centro storico, al bivio tra le strade per Versurone e Montalecchio sulle pendici fiumalbine del Cimone, la struttura era molto apprezzata.
Purtroppo, dopo la morte del titolare, già dopo pochi anni tutto andò in graduale ma inesorabile declino. Quindici anni fa le proteste ottennero almeno lo smaltimento di bombole da gas abbandonate, rottami, roulotte e legname, mentre un ‘blitz’ dei Carabinieri della stazione di Pievepelago ebbe come seguito l’espulsione di un moldavo che vi bivaccava abusivamente. Poi l’oblio, da cui Diego Santi chiede se ne esca almeno per evitare danni alle vicine abitazioni a rischio per il crollo di alberi pericolanti. "Il Campeggio era un fiore all’occhiello per il territorio, ora è in stato di abbandono da decenni – rileva Diego – e la struttura è completamente aperta, priva di qualsiasi transenna che ne impedisca il libero accesso, ed infatti la struttura è abusivamente frequentata. La vegetazione ha preso il sopravvento e gli alberi ad alto fusto, vecchi, ammalati e molti secchi, stanno crollando uno ad uno. Occorre urgente intervento per impedire l’accesso alla struttura, oltre al taglio delle piante al confine tra l’ex campeggio e i fabbricati confinanti e strade di utilizzo collettivo, prima che succeda l’irreparabile. Sono entrato in questa struttura – spiega Diego – in quanto completamente aperta per cercare il nostro gatto sparito da alcuni giorni.
Era sua abitudine rifugiarsi all’interno di questo ex campeggio situato nelle vicinanze della nostra abitazione; segnalo che in questi mesi in zona sono moltissimi i gatti domestici che non hanno più fatto ritorno alle loro abitazioni. Che siano i lupi, o altri animali selvatici? Od altro ancora? Anche di questo mistero, mai come ora così frequente, sarebbe opportuno ricercarne le cause, ma soprattutto intervenire urgentemente per l’ex campeggio!".
Dopo la morte del proprietario (e difficoltà a reperire gli eredi), vi fu una trattativa con un privato a rilevare l’area, non andata però a buon fine. A preoccupare ora vi è sia l’aspetto turistico della zona (non compatibile con un’area degradata) che i possibili rischi di sicurezza delle abitazioni vicine.
Giuliano Pasquesi