F1, il sistema Halo salva un’altra vita V System tra i pochi fornitori al mondo

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Se in Formula 1, a partire dal 2018, non fosse stato introdotto il sistema di protezione ‘Halo’, il mondo del motorsport avrebbe diversi talenti sulla coscienza. E la Motor Valley, come sempre, non poteva che giocare un ruolo di primo piano: é alla V System di Fiorano che si producono, infatti, gran parte dei sistemi di protezione ‘Halo’ delle monoposto di Formula 1: una barra triangolare in lega di titanio (dal costo di oltre 10mila euro) introdotta per creare una ‘cellula di sopravvivenza’ per il pilota, in caso di violento impatto o ribaltamento. Lo spaventoso incidente all’avvio del Gp di Silverstone, domenica scorsa, ha fatto riemergere il tema della sicurezza e quanto si sia lavorato in questa direzione. Nel mondo sono solo 4 le aziende accreditate dalla Fia, e una è proprio la V System, eccellenza emiliana legata a Veica Group, con oltre 30 dipendenti e un 70% di export. Per via di un accordo di riservatezza non è dato sapere se il pezzo in questione montato sull’Alfa Romeo di Guanyu Zhou (nella foto), pilota coinvolto nel terribile incidente di domenica, fosse stato prodotto a Fiorano. Tuttavia, dall’azienda sottolineano come il rigido protocollo da seguire assicuri garanzie di qualità, indipendentemente dal produttore. Amministratore delegato della V System è l’ingegner Silvia Gaiani. "Appena successo l’incidente mi sono arrivate decine di messaggi di persone a conoscenza della nostra produzione di questo componente. Ho guardato quindi su internet le riprese dell’incidente e, in quel momento, ho pensato che per un’altra volta Halo avesse fatto il suo dovere, nonostante la roll-bar (barra sopra alla testa del pilota) fosse andata in mille pezzi". Stesso pensiero aveva avuto la Ceo dell’azienda con l’incidente di Grosjean in Bahrain, vivo praticamente per miracolo, e di Hamilton con Verstappen a Monza 2021. Nel futuro la V System punta ulteriormente ad ampliare i propri orizzonti. "Abbiamo conseguito una certificazione per il sistema di gestione della qualità (SGQ) nel settore aeronautico, difesa e aerospazio, e ci stiamo impegnando per ottenerne altre – prosegue Gaiani –. Questa estate coglieremo l’occasione di allargamento della sede per dotare anche alcune postazioni di migliorie a livello organizzativo".

Riccardo Pugliese