GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Festa dell’Unità, calano gli incassi: "Meglio Ponte Alto? Format diversi. L’anno prossimo spazi più ampi"

Per il responsabile Costi la scommessa alI’Ippodromo è vinta: "Superati i 700mila euro, oltre le aspettative". Afflusso ridotto rispetto al passato: "Ma non ha senso fare paragoni. In futuro allargheremo show e luna park".

Festa dell’Unità, calano gli incassi: "Meglio Ponte Alto? Format diversi. L’anno prossimo spazi più ampi"
Festa dell’Unità, calano gli incassi: "Meglio Ponte Alto? Format diversi. L’anno prossimo spazi più ampi"

Risultato portato a casa, ma anche tante cose da correggere e altre da aggiungere. L’esperimento della Festa dell’Unità si è chiuso ieri all’ippodromo, dal Partito democratico tirano un sospirone di sollievo: "Rispetto alle aspettative è andata bene – spiega il responsabile delle organizzazioni delle Feste Yuri Costi – la festa è pienamente riuscita, ci sono cose che è possibile migliorare ma l’impianto funziona e ha ottime prospettive per il futuri. L’incasso dobbiamo formalizzarlo, ma è superiore ai 700mila euro". Certo, siamo lontani dal milione e oltre che si incassava a Ponte alto, ma il calo era preventivato e anzi si temeva qualcosa in meno. Anche sui coperti nei ristoranti, considerando che erano quattro, la diminuzione rispetto alle edizioni precedenti è stato dell’ordine del 30-40 per cento considerando che a Ponte Alto si viaggiava sui 50mila coperti. E d’altronde si fa notare "non ha senso paragonare Ponte Alto all’Ippodromo, sono due format completamente diversi".

Costi, nel complesso quindi siete soddisfati di come è andata.

"Sì, il bilancio è positivo, considerando anche che quest’anno abbiamo avuto ritardi negli allestimenti e a un certo punto abbiamo dovuto correre per essere pronti".

La location dell’ippodromo quindi è stata promossa?

"Sì anche l’anno prossimo la Festa sarà organizzata qui. Ci sono ottime prospettive".

Uno dei problemi più sentiti è stata la viabilità, soprattutto l’accesso ai parcheggi attraverso il budello di via Argiolas.

"Abbiamo registrato problemi nel primo weekend, ma poi con alcun accorgimenti abbiamo risolto e le altre giornate la circolazione è stata più fluida".

Come avete risolto?

"Abbiamo dirottato un numero maggiore di volontari ai parcheggi permettendo a chi accedeva alla Festa di fare il biglietto già quando era in coda. In questo modo si sono ottimizzati i tempi".

C’è stato anche una carenza di posti rispetto alle automobili che arrivavano?

"No, il parcheggio più grande può ospitare fino a 2mila posti, più che sufficienti rispetto all’afflusso che inevitabilmente, data la festa più piccola e un programma spettacoli più contenuto, era più basso rispetto al passato".

I residenti intorno all’area hanno lamentato disagi ed episodi di inciviltà.

"Con i residenti abbiamo mantenuto costantemente i contatti, risolvendo di volta in volta le criticità. Alla fine credo che anche per loro la situazione sia progressivamente migliorate".

Ai ristoranti si sono registrati delle code. La lamentela era che si veniva chiamati non in ordine d’arrivo ma in base al numero di componenti della comitiva.

"Ogni ristorante si organizzava per conto proprio. Ci sono ristoranti che come criterio di accesso facevano scalare la fila in base al tavolo che si liberava: se era un tavolo da sei poteva capitare di vedersi passare davanti una comitiva da sei, ma il sistema ha una sua logica".

Sono pochi rispetto alle richieste e qualcuno sotto la gradinata li trova un po’ asfittici.

"Il numero di ristoranti è ottimale per essere gestito dal numero di volontari che abbiamo. Proveremo l’anno prossimo a coinvolgere qualche privato in più per aumentare l’offerta. Sulla collocazione, la struttura è quella, dobbiamo fare di necessità virtù".

Per l’anno prossimo avete già qualche idea?

"Cercheremo di ampliare un po’ la Festa. Proveremo a fare un punto spettacoli in più, uno spazio dedicato al ballo, aumenteremo l’area dedicata al Luna Park".