"Giorni senza sole, la mia spy story ambientata a Mutina"

Nel nuovo romanzo Gabriele Sorrentino ripercorre la caduta delle mura, ma c’è spazio per l’immaginazione. Già nelle librerie e in edicola

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Dalla luce del nuovo impero al buio delle macerie. Con ’Mutina. Giorni senza sole’ lo scrittore e appassionato di storia Gabriele Sorrentino completa la trilogia dedicata all’antica Modena. Il romanzo (Artestampa editore) è già nelle librerie ed edicole della provincia e ordinabile on-line sul sito della casa editrice. Con i tre volumi Sorrentino ripercorre l’epopea della Modena romana dal 43 avanti Cristo al 589 dopo Cristo: "I libri, tutti autoconclusivi, si snodano su tre epoche, quella Repubblicana (Mutina. L’alba dell’impero’) quella di San Geminiano (Mutina. Geminiano e il crepuscolo degli Dei’) e quella Longobarda (’Mutina. Giorni senza sole’)".

L’ultimo volume conclude una vera e propria saga e condurrà la città nel Medioevo: "Stavolta – racconta l’autore – il periodo che racconto è caratterizzato, per Mutina, dalla quasi totale mancanza di fonti storiche, l’unico accadimento reale documentato è la conquista romana del 590 con la distruzione delle mura. Tutto il resto è finzione letteraria".

In ’Giorni senza sole’ Sorrentino ha inventato storie verosimili: "I personaggi reali sono soprattutto lontani dalla città. Gli unici reali sono Gregorio Magno e il re dei Longobardi, gli altri sono frutto della mia immaginazione. Del vescovo che ho creato, ad esempio, non c’è notizia ma la disputa teologica di cui parlo è vera. Ho avuto dunque una certa libertà di scrittura, mi sono divertito di più". ’Giorni senza sole’ racconta gli anni dell’ultima grande offensiva vittoriosa dell’impero romano d’oriente contro i longobardi che portò l’esarca Romano a riconquistare Modena, Reggio, Piacenza e Parma. I romani distrussero le mura di Mutina, ma fu una conquista effimera...

"Rispetto ai precedenti romanzi della trilogia – aggiunge Sorrentino – in quest’ultimo più sviluppata la componente da spy story per la presenza del servizio segreto imperiale. L’Impero d’Oriente fece dell’intelligence una delle sue armi più efficaci e ho sfruttato questa caratteristica immaginando un vero servizio segreto. Vi è poi una parte investigativa – Mutina è funestata da una serie di omicidi – e non mancano le battaglie e il grande affresco sociale e politico già tentato nei libri precedenti". La trilogia è conclusa ma l’autore sta lavorando a un prequel ambientato negli anni della fondazione della città. Gabriele Sorrentino, modenese, è anche giornalista. Appassionato di storia fin da bambino, ha all’attivo diverse pubblicazioni tra saggi e romanzi.

Valentina Beltrame