Giuseppe Checchia aggredito fuori dalla discoteca, l'urlo della mamma: "Chi sa parli"

Lo sfogo di Domenica Basile, madre del ragazzo di 19 anni aggredito a Castellarano: "Lo hanno quasi ammazzato, voglio giustizia"

Giuseppe Checchia, 19 anni, aggredito fuori da una discoteca a Castellarano

Giuseppe Checchia, 19 anni, aggredito fuori da una discoteca a Castellarano

Modena, 11 ottobre 2022 - "Lui è la mia luce ed ora la casa è vuota. Mi hanno detto che mio figlio è in fin di vita ma nel mio cuore io so che ce la farà: è forte Giuseppe. Mi ha sempre aiutata ed ora io non mi arrenderò: farò tutto il possibile affinchè abbia giustizia. Come si può ridurre così un ragazzino di 19 anni il cui unico intento era quello di divertirsi con gli amici?".

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E’ sconvolta Domenica Basile, la mamma di Giuseppe Checchia, il 19enne modenese che lotta tra la vita e la morte in un letto di ospedale dopo essere stato colpito con una pietra alla testa all’uscita da una discoteca di Castellarano. Gli amici lo hanno subito accompagnato in ospedale, a Sassuolo ma, vista la gravità delle sue condizioni, Giuseppe è stato trasferito d’urgenza a Baggiovara dove ora si trova in terapia intensiva. La sua immagine sui social, racconta tanto di lui: solare, mite e dolcissimo.

Signora, sa cosa sia successo sabato notte?

"Sono venuti qua i suoi amici e mi hanno raccontato cosa è successo a mio figlio, la brutalità con cui lo hanno aggredito. Giuseppe era all’interno della discoteca; era andato per divertirsi con gli amici invece me lo hanno quasi ammazzato e senza alcun motivo. Hanno buttato apposta il masso contro ai ragazzi per fargli del male: il suo amico è riuscito a spostarsi ma mio figlio no. Questo è tentato omicidio ed è ora il mio ragazzo è in fin di vita. Se qualcuno ha visto qualcosa per coscienza dovrebbe farsi avanti. Non è giusto che i ragazzi vadano a ballare e si trovino a fare i conti con quaranta giovani che li accerchiano e li aggrediscano. Noi denunceremo la discoteca e pure i buttafuori che non hanno fatto il loro mestiere".

Sa da cosa sia scaturita la lite?

"Gli amici di mio figlio mi hanno spiegato che non si conoscevano. All’interno della discoteca hanno avuto un diverbio con questo gruppo, formato da ragazzi stranieri e napoletani di Sassuolo. Mio figlio e i suoi amici, allora, sono usciti dalla discoteca perchè si sono resi conto che la situazione era brutta. Hanno capito che ‘quelli’ erano lì solo per fare a botte ma, una volta all’esterno, se li sono trovati davanti. Si sono picchiati poi Giuseppe e i suoi amici hanno raggiunto la strada, in attesa che un altro amico arrivasse con la macchina. E’ stato in quel momento che un ragazzo ha lanciato il masso contro i ragazzi, colpendo in faccia e in testa mio figlio e sfiorando un suo amico. Il suo amico non ha fatto neppure in tempo a vedere quello che accadeva perchè il mio Giuseppe era già a terra".

Sa se siano stati identificati?

"Noi sappiamo che sono ragazzi che frequentano Sassuolo e che all’esterno del locale ci sono le telecamere. Io spero di si perché è ora che si faccia giustizia e che si parli di quello che succede. Non si può tacere dinanzi ad un ragazzino, mio figlio, che viene quasi ammazzato mentre cerca di divertirsi con i suoi amici. Mio figlio è solare, è buono come il pane e aiuta chiunque glielo chieda. Lavorava, aveva finito le superiori e si è subito dato da fare, facendosi assumere in una ditta. C’è chi ci ha accusati pubblicamente di non essere corsi a fare denuncia ma – e lo sottolineo – credo che in questo momento la cosa più importante sia stare accanto a mio figlio. Io e suo padre diamo la priorità alla sua salute".

I genitori di Giuseppe Checchia denunceranno, quello è sicuro e sperano sia presto fatta giustizia. Senza Giuseppe tutto è vuoto; la casa e il mio cuore.