Gli studenti: "Basta record, chiediamo diritti"

L’appello del ’portavoce’ degli iscritti Filippo Calandra Bonaura: "Focus sulla formazione personale". Parole apprezzate dal Capo dello stato

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Ogni studente ha una sua dignità che va rispettata, merito o non merito. Con strutture e servizi ’adeguati’, perchè l’università non è solo trasmissione di competenze ma "luogo di formazione personale" e "purtroppo nel nostro contesto informativo spesso le uniche notizie relative agli studenti universitari riguardano studenti che battono qualunque record: l’Università non è una gara, e mi preme ricordarlo ancora oggi alla luce dei più recenti fatti di cronaca", ossia la tragica morte di Riccardo Faggin e le sue bugie sugli esami mai sostenuti e la finta laurea. A parlare è Filippo Calandra Bonaura, presidente della Conferenza degli studenti e delle studentesse dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, che fa un intervento molto critico durante l’inaugurazione dell’847° Anno accademico per Unimore, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della ministra dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini, al Teatro Valli di Reggio. Parole che suonano come un duro atto di accusa alla politica, ai vertici delle istituzioni, alla gerarchia del mondo accademico e al sistema dell’informazione in generale, proprio nelle settimane ‘calde’ delle critiche al ministero della Scuola e del merito guidato da Giuseppe Valditara anche per alcune dichiarazioni del ministro (poi corrette) sull’"umiliazione come fattore di crescita". Parlando davanti alla platea di studenti, docenti e alte cariche, subito dopo la relazione del Rettore Carlo Adolfo Porro, Filippo, leader degli studenti eletto nella lista di sinistra Udu, dice: "L’Università non è solo un luogo fisico ma è soprattutto un luogo di formazione personale. Dopo anni di lavoro grazie alla collaborazione con gli organi accademici, siamo riusciti ad avviare all’interno di Unimore il progetto dello sportello di ascolto per gli studenti che hanno necessità di un supporto psicologico. La salute mentale degli studenti è stata ignorata e sottovalutata troppe a lungo ma è oggi più fondamentale che mai valorizzarla, specie in seguito al periodo pandemico. Ogni studente deve essere messo in grado di affrontare il proprio percorso al meglio e il più serenamente possibile in un sistema che funzioni anche rispettando le differenze individuali attraverso l’adozione di modalità di didattica sempre più personalizzate in base alle diverse esigenze". Nel suo breve saluto al termine della cerimonia, il presidente Mattarella ha aperto una parentesi citando proprio un passaggio del discorso di Filippo: "Parlando con grande puntualità, che condivido – ha sottolineato Mattarella – ha definito ’l’università come luogo di formazione personale non soltanto di trasmissione di competenze’".