
Iniziano gli scavi per l'Hospice San Martino a San Possidonio, struttura fondamentale per cure palliative e supporto ai familiari. Fondi necessari da racimolare per completare il progetto entro il 2025.
Con l’inizio degli scavi archeologici la settimana scorsa a Pioppa di San Possidonio e degli scavi necessari per l’adattamento del terreno, muove i primi passi la edificazione dell’Hospice San Martino. L’opera, a servizio dell’intero territorio dell’Area Nord e delle Terre d’Argine, sarà un punto di riferimento non solo per le cure palliative, ma anche per il sostegno ai familiari, che spesso portano il peso di situazioni difficili e delicate. Questi anni, dal 2017, sono serviti ad AMO di Carpi e dell’Area Nord e ad Asp Area Nord, l’azienda servizi alla persona, da cui ha preso le mosse l’iniziativa, per mettere insieme idee, progetti, energie per partire. E sono venute generose donazioni da Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola (1 milione di euro), Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi (300mila euro) e Fondazione Modena (150mila euro), che sono andati ad aggiungersi al fondo iniziale dei soci, speso per l’acquisto del terreno. "Crediamo in questo territorio – dice il presidente Fondazione Hospice San Martino avvocato Daniele Monari - e confidiamo di apire il cantiere e porre la prima pietra nella tarda primavera 2025". Ora però si tratta di avviare un efficace fundraising che consenta di terminare la realizzazione di questa fondamentale struttura socio-assistenziale capace di ospitare 20 malati con un familiare. "Adesso il cantiere è partito – aggiunge il segretario della Fondazione dottor Stefano Cencetti -, ma da questo momento dovrà iniziare un fundraising vero e proprio rivolto soprattutto alle imprese, ai grossi finanziatori, a varie altre fondazioni del volontariato sociale e a privati donatori. Il problema con la base di risorse che abbiamo a disposizione, corrispondenti a circa metà del costo del progetto (4,7 milioni di euro ndr), è riuscire ad ottenere il finanziamento dalle banche. Dopodiché non avremo bisogno di ulteriori grossi finanziatori, ma avremo bisogno di tanti piccoli finanziatori, che ci consentano ogni anno di ripagare nel tempo i mutui che le banche ci daranno".
Alberto Greco