I cinque tecnici verso il rientro a casa La moglie di Talignani: «E’ finito un incubo»

La situazione Valeria Corni esulta: «Non vedo l’ora di tornanre alla vita normale»

C’è anche il modenese Michel Talignani tra i 59 italiani che dovrebbero rientrare in Italia da Wuhan con un Boeing del XIV Stormo dell’Aeronautica Militare. Il site manager si trova dal 21 gennaio scorso a Wuhan per un’azienda importante nel settore della ceramica. A dare notizia del ritorno è la moglie Valeria Corni: «Nell’ultimo messaggio mi ha detto che era in aeroporto e che i suoi bagagli erano stati imbarcati. Per il resto non hanno altre informazioni sui tempi, quindi non ci resta che aspettare. Mi ha mandato una sua foto con la mascherina, ma era abbastanza tranquillo. Peraltro, saremo tutti più sollevati quando le ruote dell’aereo toccheranno il suolo italiano». Una volta atterrati all’aeroporto militare di Pratica di mare, in provincia di Roma, gli italiani saranno visitati e poi trasferiti alla Cecchignola, dove resteranno in isolamento per 14 giorni, il tempo di incubazione del coronavirus. «Se c’è bisogno – prosegue la moglie – raggiungerò subito mio marito a Roma, altrimenti resterò a casa coi nostri figli. Non vedo l’ora di tornare alla vita normale, al nostro felice ‘anonimato’». La signora racconta delle difficoltà incontrare per aver informazioni e per vedere segnali che qualcosa si stesse muovendo. «Abbiamo contattato chiunque, mass media, social, istituzioni. Dalla Farnesina non ricevevamo notizie. Le uniche forze politiche che mi hanno subito supportata sono state Forza Italia e la Lega: ho parlato con un consigliere comunale leghista e dopo sei ore ero al telefono con un deputato che lavora in Farnesina e anche il senatore Aimi si è dato molto da fare per noi. A loro va il mio ringraziamento».

Maria Silvia Cabri