I laghetti come alcova, rabbia a Campogalliano "Presto telecamere"

Lo sfogo di una signora fa riemergere un problema noto da anni a Campogalliano, nell’area dei laghetti Curiel. "Qualche giorno fa ero a passeggio con una bimba di dieci anni, in fondo alla strada dei laghi. Visto che ero con lei, ho fatto finta di non vedere i due signori che si tiravano velocemente su i pantaloni e gettavano le salviettine dove avevo pulito il giorno prima". Poi descrive la scena: "Altre tre macchine arrivano, scendono uomini soli, a passo svelto si allontanano sul sentierino. Era di pomeriggio, quando l’area dei laghi è frequentata da ciclisti, gente a passeggio". Il post ha scatenato molte polemiche sui social. "Sono profondamente dispiaciuta per quanto accaduto. Purtroppo in aree verdi così grandi e aperte al pubblico non è semplice debellare il fenomeno completamente – spiega la sindaca Paola Guerzoni –. Siamo a conoscenza del problema e stiamo mettendo in campo una pluralità di azioni per contrastarlo. Entro l’anno verrà montato all’ingresso dei laghetti un varco con telecamere che consentirà di fotografare le targhe delle macchine. Inoltre in sede di approvazione dell’ultimo Regolamento di Polizia Urbana, abbiamo fatto introdurre un capitolo apposito che vieta il nudismo parziale dell’area del laghi. Questo tipo di atti non è infatti facilmente sanzionabile in base alle legge italiana, proprio per questo abbiamo introdotto questo divieto. Molto attivi sono gli agenti in borghese del Nucleo Anti Degrado: hanno già dato varie multe a soggetti individuati in certi comportamenti". Maria Silvia Cabri