"I lavori nelle scuole sono davvero necessari I ragazzi hanno diritto ad ambienti dignitosi"

La preside del Barozzi, Lorella Marchesini: "I primi nuovi spazi consegnati l’anno scorso sono molto belli". Luigia Paolino del Venturi: "Il cortile recuperato sarà a disposizione non solo degli studenti ma di tutta la città"

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di Paolo Tomassone

Dove si servivano piatti di pastasciutta e pizze adesso i ragazzi sono chinati sui banchi e prendono appunti mentre l’insegnante spiega alla lavagna. L’istituto Barozzi si sta allargando: nei locali dell’ex mensa Cir di viale Monte Kosica la Provincia è riuscita a realizzare lo scorso anno una decina di classi, con le porte colorate, le pareti tinteggiate di fresco e i videoproiettori appesi alle pareti. Al primo e secondo piano hanno rifatto i bagni. Ma i lavori non sono ancora terminati e serviranno ancora un paio di mesi per completare gli impianti, la posa dei nuovi pavimenti, i rivestimenti, gli infissi e i sanitari. Anche nella palazzina che affaccia su via Cittadella proseguono i lavori di miglioramento sismico che prevedono, tra l’altro, la realizzazione di due torri dissipative in grado di assorbire gli effetti delle scosse di un terremoto. Mentre all’istituto Fermi di via Luosi nei giorni scorsi è scoppiata una polemica per la preoccupazione (della dirigente scolastica) di far convivere gli studenti con i muratori anche dopo il suono della campanella dopo le vacanze, al Barozzi l’impresa edile non ostacolerà il regolare svolgimento delle attività didattiche perché lavorerà prevalentemente di pomeriggio o durante il fine settimana.

"I primi nuovi spazi ci sono stati consegnati l’anno scorso – spiega la presidente del Barozzi Lorella Marchesini –, hanno arricchito moltissimo la qualità della vita della nostra scuola; sono belli, progettati per consentire un’attività didattica più solare e più allegra. C’è anche uno spazio esterno che deve essere completato e dove è previsto anche di realizzare un campetto da calcio". I locali nuovi servono, anche se solo parzialmente, per dare una risposta al continuo incremento degli iscritti e delle richieste di chi viene indirizzato dopo le medie agli studi economici, finanziari e informatici. Ad oggi il Barozzi accoglie 1.300 studenti a cui se ne aggiungono un altro centinaio per i corsi serali. Sono almeno una trentina i ragazzi che ogni anno non possono essere accolti per la mancanza di spazi, secondo i conti della preside che, però, esprime grande soddisfazione per lo stato d’avanzamento dei lavori. "I ragazzi devono stare in ambienti dignitosi, devono amare la loro scuola e l’idea di prendersene cura – dice Marchesini –. Se un ambiente si presenta già degradato non si crea negli studente il senso di appartenenza".

A meno di un chilometro di distanza, in pieno centro, sono ormai terminati i lavori all’Istituto Venturi. La statua dell’Ercole Farnese, fino a pochi mesi fa oscurata dal degrado e dalle impalcature all’interno del cortile ad esedra, ora ‘controlla’ l’ingresso degli studenti e i loro movimenti durante la ricreazione. Alessandro, di quinta superiore, guarda con orgoglio le pareti ristrutturate durante una visita con i tecnici della Provincia: "Si è ridato valore a questo edificio, il risultato è sotto gli occhi di tutto. Peccato non averne potuto beneficiare prima". L’impresa edile, che ha lavorato in stretto contatto con la soprintendenza ai Beni archeologici di Bologna, abbandonerà il cantiere all’inizio di ottobre. Il dirigente scolastico, Luigia Paolino, assicura che "questo luogo non verrà utilizzato solo dai nostri studenti durante la ricreazioni o le attività didattica, ma sarà aperto alla città e ospiterà eventi a cui potranno partecipare i modenesi". Di tutti i cantieri aperti negli ultimi mesi, 15 sono già stati completati per un investimento complessivo di 20 milioni di euro. I lavori più complessi, come spiega la direttrice dell’area tecnica della Provincia di Modena, Annalisa Vita, sono quelli che riguardano il miglioramento sismico: "sono coinvolti edifici che risalgono agli anni 5060 per i quali si è reso necessario adeguarli alle normative attuali; è un lavoro di prospettiva per restituire scuole molto più sicure ai ragazzi di oggi e domani".

Cantieri "articolati e complessi", aperti da oltre un anno: "cerchiamo di concentrare tutti i lavori più impattanti, importanti e complessi in estate, ma è pur sempre un periodo limitato; a questo si aggiungono i problemi legati all’impennata dei prezzi e alla reperibilità di alcuni materiali".