"Immobili: i prezzi aumentano, c’è vivacità"

Antonio Iosso, consulente Tecnocasa: "A Modena le zone più richieste sono quelle comode ai servizi, soprattutto a sud della città"

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di Stefano Luppi

I modenesi sempre più cercano casa con maggiori spazi interni e sopratutto giardino e balcone: l’abitazione, dunque, torna a rappresentare il vero ’nido’ per tanti visto che a causa della pandemia si è vissuto più a lungo in questi mesi tra le pareti domestiche non solo per dormire e per il tempo libero, ma anche per lavorare e studiare. Il mercato immobiliare residenziale a Modena, come attesta l’ultima ricerca ’IIsem20 - Gruppo Tecnocasa"’ dell’Emilia Romagna, vede a questo proposito una vivacità delle compravendite con prezzi al metro quadrato che vanno dai 3600 euro per il nuovo in centro a Modena ai 1100-1500 per l’usato economico tra periferia e zone centrali. In provincia invece i prezzi più elevati, per le case di nuova costruzione, si riscontrano a Formigine e Vignola dove per edifici signorili si arriva a 2700-2900 euro al metro. Antonio Iosso, consulente Tecnocasa, spiega questi numeri.

Iosso com’è oggi in mercato mentre usciamo dalla tenaglia del Covid?

"Nel residenziale il mercato è piuttosto vivace, se confrontato all’inizio del 2020 con i mesi di lockdown. I segnali di miglioramento, rispetto a quel periodo, erano comunque già buoni sul finire dello scorso anno".

La richiesta di case è elevata? "Sì, c’è una forte richiesta tanto che registriamo un lieve aumento dei prezzi. A fronte di molta domanda anche l’offerta non è debole, ma abbiamo appunto segnale di rialzo nelle cifre delle compravendite".

Cosa cerca mediamente il cliente?

"Cerca sempre più immobili con un giardino e un balcone, ubicati in piccoli contesti. Molti sono rimasti scottati dalla pandemia e psicologicamente desiderano l’esterno, ma non solo: se possibile si cercano anche alloggi più ampi e anche qui c’entra il virus. Molte famiglie sono state infatti alle prese con lo smart working e con le lezioni in DAD dei figli. Insomma si rivalutano queste tipologie di immobile anche se i prezzi, in generale, sono lontani dalla bolla di dieci anni fa. E sono ottimista".

Perché?

"Perché la situazione creditizia dalle nostre parti vede un buon lavoro delle banche, con tassi di prestito ancora bassi. Incidono anche i bonus della ristrutturazione e inoltre da noi tiene l’occupazione".

Più città o più provincia nelle preferenze degli acquirenti?

"In provincia il mercato ha avuto un calo meno netto se guardiamo i dati tra il 2019, pre pandemia, e il 2020 caratterizzato dalla presenza del virus. Ora penso che questo effetto Covid continuerà ancora per un anno, anche se appunto come detto ora si sta migliorando. Le variabili però non sono certo solo economiche, ma anche ovviamente sanitarie".

Quindi la gente dove cerca l’abitazione in genere?

"A Modena i quartieri preferiti sono quelli comodi ai servizi, ad esempio nei pressi della Giardini o nella parte sud della città, insomma le zone semicentrali. In provincia ci sono situazioni interessanti a Mirandola, Carpi, Castelfranco e cresce anche la richiesta per la casa in campagna o nella prima collina".

Qual è la situazione del patrimonio immobiliare modenese?

"L’edilizia nel nostro territorio risale per la maggior parte ai decenni ’60-’80 quindi lo possiamo definire piuttosto vecchio come in genere avviene per i capoluoghi di provincia. Certo i bonus casa recenti hanno accelerato la riqualificazione e ritengo che andremo sempre più in questa direzione dopo l’estate, soprattutto se essi verranno prorogati. La parte burocratica, infatti, è impegnativa e c’è dunque un impulso molto elevato per quanto riguarda gli studi che si occupano di queste complesse pratiche".