In quei giorni ci sentimmo anche orgogliosi

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Carlo

Marchini*

La scossa del 20 maggio fu terribile ma provocò pochi danni a Concordia, niente a confronto del disastro che provocò quella del 29. Erano da poco passate le nove di mattina, prima un rumore sordo, poi gli interminabili secondi durante i quali tutto tremava. Ci precipitammo all’esterno e subito di corsa verso la piazza principale. Dal nugolo di polvere si intravedeva l’immagine di un uomo riverso a terra colpito da un comignolo e di un altro che pietosamente gli reggeva il capo. Il mio sguardo incrociò quello del soccorritore. Non una parola. Lui scosse il capo, non c’era più nulla da fare. Qualcuno gridò: "le scuole, le scuole". Una corsa disperata. Prima le elementari, poi le medie e infine le materne e il nido. I ragazzi erano tutti salvi. Scese una lacrima liberatoria al pensiero che, se uno dei ragazzi avesse subito gravi danni o peggio, la mia vita si sarebbe fermata in quell’istante. Verso le dodici le linee telefoniche ripresero a funzionare ed ebbi finalmente la conferma che anche i miei figli erano salvi e compresi meglio quella frase: "Ognuno ha i propri problemi, il sindaco ha i problemi di tutti". Poi la scossa delle tredici. Ero davanti alla casa di riposo dove si stavano evacuando gli anziani. Bisognava trovare un luogo sicuro per la notte per le persone più fragili: l’allestimmo presso il centro sportivo. Intanto tutto il centro storico era diventato zona rossa; nessuno poteva più entravi. L’asilo nido divenne il nostro municipio. Intanto si faceva sera. La mia gente autonomamente si era organizzata e Concordia divenne come un grande campeggio. Chi dormiva in auto, i più fortunati sotto una tenda. Nel frattempo, cominciavano a giungere i primi volontari, i primi soccorritori. Si ricominciava a sperare. Più tardi, in giro per l’Italia a ringraziare i comuni per la solidarietà ricevuta, un sindaco mi disse: "per come avete affrontato il terremoto, ci avete fatto sentire orgogliosi di essere italiani" e anche questo ci ha ripagato di tanti sacrifici.

*Sindaco di Concordia sulla Secchia 2004-2014