In via Saragozza illeciti edilizi con l’ok di tutti

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Giovanni

Losavio*

Gravosa servitù privata di traffico di auto sulla pubblica e stretta via Saragozza, in centro storico, a beneficio di un condominio di lusso: sul prospetto della storica Caserma Fanti verranno aperti otto garage a fronte del Liceo Sigonio. La Repubblica, ma non a Modena, tutela il patrimonio storico e artistico della Nazione. La Soprintendenza, contro l’imperativo del restauro (art. 29 del codice beni culturali), ha autorizzato la radicale ristrutturazione della Caserma Fanti, l’edificio estense del 1822 che era stato l’istituto politecnico dei cadetti pionieri, mantenuto nella funzione militare e nella originaria struttura fino alla recente vendita al privato. L’amministrazione comunale, tenuta a vigilare sulla legalità della attività edilizia, ha rifiutato di esigere il rispetto della disciplina di piano che lì prescrive il restauro scientifico (sono intangibili i prospetti esterni e la speciale organizzazione, funzionale alla originale destinazione, degli spazi interni), non ha risposto alle formali sollecitazioni di Italia Nostra e non ha fermato la trasformazione dello storico e già pubblico edificio nel condominio di trentadue appartamenti di lusso, e così si è resa partecipe dell’illecito edilizio, se di questo si tratta. Infine l’Autorità giudiziaria, estremo presidio della legalità e della integrità del patrimonio storico e artistico della Nazione, non ha in alcun modo provveduto, mentre i lavori proseguono, sulle condotte in corso riferite da Italia Nostra nel febbraio e nel giugno scorsi alla Procura: perché sia valutato se esse integrino in ipotesi i fattireato di abuso edilizio e di danneggiamento aggravato di bene culturale. E’ sospeso a Modena lo stato di diritto?".

Presidente Italia Nostra Modena