Influenza 2019, picco a gennaio. "Una puntura per evitarla"

Il dottor Casaletti: "Siamo ancora in tempo per immunizzarci dal virus. I sintomi? Febbre alta, mal di testa e raffreddore". Più colpita la fascia 0-4

Giovanni Casaletti, direttore del Servizio igiene pubblica dell’azienda Usl di Modena

Giovanni Casaletti, direttore del Servizio igiene pubblica dell’azienda Usl di Modena

Modena, 15 dicembre 2019 - "Siamo ancora ampiamente in tempo per la vaccinazione antinfluenzale. Il picco dell’epidemia si avrà tra fine gennaio e inizio febbraio e, considerando che dopo l’iniezione il nostro sistema immunitario si attiva in dieci-quindici giorni, c’è ancora tutto il tempo per immunizzarsi". A dirlo è Giovanni Casaletti, direttore del Servizio igiene pubblica dell’azienda Usl di Modena secondo il quale, ad oggi, l’epidemia vera e propria non è ancora iniziata.

L’influenza prenderà piede dalla prossima settimana quando registreremo le prime persone costrette a letto dal virus con il maggior numero di malati concentrato a gennaio inoltrato. "Per ora stiamo assistendo più che altro a sindromi parainfluenzali e, come accaduto l’anno scorso, il picco di persone influenzate si avrà tra un mese", assicura Casaletti. Per il momento secondo i dati nazionali diffusi dai ’medici sentinella’ che effettuano i tamponi faringei i casi di persone col virus dell’influenza sono in media 3 ogni mille: "Il dato modenese è in linea con quello nazionale", commenta Casaletti.

Per il momento la fascia più colpita è quella dei bambini da 0 a 4 anni con quasi 9 casi per mille in Emilia Romagna. Ma quali sono i sintomi di questa influenza? "Febbre, mal di testa, tosse e raffreddore, spossatezza – sottolinea Casaletti – Chi non si è vaccinato potrà avere anche febbre importante e rimanere a letto più giorni, di solito per guarire basta assumere antiperitici e riposare. Chi invece ha altre patologie potrebbe avere bisogno di una terapia specifica decisa dal medico di base. Chi si è vaccinato, non ha la certezza di non ammalarsi ma potrebbe contrarre il virus in forma lieve". Casaletti mette in guardia dall’uso improprio degli antibiotici: "Non usiamoli di nostra iniziativa perché non sono efficaci contro il virus, un uso improprio può facilitare le resistenza contro gli stessi antibiotici. Vanno assunti solo se prescritti dal proprio medico di famiglia".

Casaletti ricorda infine che la vaccinazione antinfluenzale è gratuita per alcune categorie come over 65 e malati cronici, oltre che per le forze dell’ordine e chi lavora nella sanità. L’anno scorso gli operatori sanitari che si sono vaccinati sono stati il 45,6% e - dai primi dati - quest’anno la percentuale aumenterà: questa è "un’ottima notizia" per Casaletti che ancora non è in grado di dire quanti modenesi abbiano fatto ricorso alla vaccinazione fino ad ora. "Faremo un bilancio a gennaio, quando i medici di famiglia ci avranno mandato i dati delle vaccinazioni effettuate". A sentire i medici, pare che il trend sia in aumento. "Bisogna rivolgersi al medico di base per quanro riguarda gli adulti, e al proprio pediatra di libera scelta per i bambini con patologie che si vaccinano per la prima volta. I bambini che si sono già vaccinati in passato possono essere portati direttamente alla pediatria di comunità".