LUCA
Cronaca

Irrigazione, solo impianti a goccia

Irrigazione, solo impianti a goccia

Luca

Borsari*

Il cambiamento climatico con l’aumento delle temperature, la siccità ed il moltiplicarsi di eventi estremi, ha provocato nel 2022 danni in agricoltura di circa 6 miliardi di euro, 10% della produzione nazionale. La tendenza al surriscaldamento è evidente: l’attuale inverno fa segnare una temperatura superiore di 2,09 gradi alla media storica, cui si accompagna la siccità. Pioggia e neve per dissetare i campi e ripristinare le scorte idriche non sono sufficienti perché anche il potenziale idrico stoccato sotto forma di neve è scarso. La tropicalizzazione si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, sbalzi termici significativi. Senza dimenticare tutti gli insetti dannosi estranei ai nostri ambienti ma che stanno trovando in Italia un clima adatto con effetti devastanti sulle coltivazioni (cimice asiatica in primis). L’agricoltura è l’attività economica che vive maggiormente questi sconvolgimenti ma è il settore più impegnato a contrastarli. Nella provincia di Modena il 99% dei frutteti, il 90% delle coltivazioni orticole e l’80% dei vigneti viene irrigato con impianti "a goccia", cioè con sistemi di distribuzione mirata. Sulle colline di Castelvetro esistono laghetti di raccolta delle acque piovane da riutilizzare per l’irrigazione. Per difendersi dalle gelate tardive che si abbattono sulle coltivazioni già in fase vegetativa sono diffuse le reti antibrina ma anche sistemi a ventola e di riscaldamento che limitano l’abbassamento delle temperature. Così come le reti antinsetto che arginano gli effetti degli insetti alieni. Gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti ma non si deve dimenticare che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare.

*Presidente Coldiretti Modena