«Italpizza, il nuovo polo creerà occupazione»

UN PROGETTO ambizioso di ampliamento e qualificazione logistica «fortemente votato alla sostenibilità ambientale e all’incremento dell’occupazione, degno di una azienda dai tipici tratti nostrani: con un piede sul mondo ed un altro ben piantato in Emilia».

Ecco cosa è il disegno che i vertici di Italpizza svelano sul nuovo polo logistico in fase di approvazione. Un’area da 120 mila metri quadri che sorgerà adiacente all’attuale stabilimento, entro cui si concentra l’intera filiera produttiva che parte dalle materie prime ed arriva al prodotto finito, destinata ad accogliere e sviluppare i progetti di affermazione e diffusione internazionale di una delle aziende-eccellenza del nostro territorio. Un progetto per il quale l’azienda da ha già messo sul tavolo 8 milioni di euro da investire sul territorio modenese nel 2018.

«Importantissime le ricadute occupazionali sul territorio nei prossimi anni l’azienda conta di aumentare la forza lavoro impegnata nel sito, in maniera considerevole. Si tratta per noi di un investimento strategico, capace di concentrare in un unico sito produttivo l’intero ciclo di realizzazione del nostro prodotto – spiega Andrea Bondioli, direttore finanziario di Italpizza – compresa la sua ultima fase, ovvero lo stoccaggio del prodotto surgelato che, ad oggi, dobbiamo dislocare lungo altre sedi fuori provincia ma che vorremmo centralizzare attorno al sito modenese. Stiamo mettendo a punto un progetto di ampliamento e riorganizzazione che prevede una nuova area spedizioni, un magazzino per il confezionamento ed uno, dall’elevato contenuto tecnologico, completamente automatizzato e refrigerato in cui potranno essere stoccati 16 mila palletts».

«L’apporto che ci preme sottolineare di questo intervento insiste, oltre che sul fronte dell’occupazione, sul piano della sostenibilità ambientale – aggiunge Giuseppe Licciulli, curatore del progetto per Italpizza – e della mobilità. L’ampliamento ha come obiettivo principale quello di alleggerire la viabilità ordinaria facente capo al cantiere di San Donnino dal passaggio di circa 120 mezzi pesanti che, ogni giorno in entrata ed in uscita, servono lo stabilimento produttivo. Il progetto, come si vedrà, prevede la realizzazione di due collegamenti interni tra il blocco originario dell’azienda e l’area logistica, oltre ad uno sbocco esterno, verso il casello di Modena Sud. Un progetto che, dunque, avrà ripercussioni positive in termini di smistamento del traffico pesante, sulla mobilità e sulla qualità ambientale dell’area modenese interessata».

«Quando fondai Italpizza nel 1991– spiega il presidente Cristian Pederzini – immaginai un’azienda capace di guardare al mondo non perdendo mai il senso delle proprie radici emiliane. Ecco perché legai la territorialità al mio prodotto come fosse un ulteriore ingrediente dei nostri impasti: ancora oggi Italpizza si distingue sul mercato per la sua capacità di industrializzare il processo artigianale che comprende una lievitazione degli impasti per oltre 24h, una stenditura e farcitura manuale del prodotto ed una cottura esclusiva nel forno a legna. Siamo una pizzeria industriale, non una industria di pizze».