«La nostra Barbara rivivrà negli altri»

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di MARIA SILVIA CABRI

GLI organi di Barbara Alvisi, la carpigiana di 54 anni morta a seguito del tragico incidente lungo via Nuova Ponente a Carpi, saranno tutti espiantati. La Commissione composta da tre medici specialisti, si è riunita ieri due volte per stabilire le modalità di espianto e verificare con il Centro trapianti le disponibilità delle specifiche equipe. Barbara dunque vivrà in tante altre persone. «Fino dal suo arrivo all’ospedale Maggiore venerdì – commenta il marito, Marco Morselli – sapevano che non c’era alcun margine di speranza, neppure una su un miliardo. Martina ed io eravamo consapevoli della gravità di Barbara e della assenza di possibilità per lei». La donna era donatrice all’Avis di Carpi: «Sia a noi familiari che mediante un suo scritto, mia moglie ha sempre manifestato la volontà di donare gli organi. Aveva già espresso il suo consenso. I medici ci hanno detto che nessuno degli organi interni ha subito un danno. Da un lato questo è un bellissimo segno di speranza per le persone che potranno vivere grazie alla generosità di mia moglie. Dall’altro, porta a riflettere: se non fosse stato per quella botta alla testa, lei sarebbe ancora qui con noi». «Venerdì era uscita per andare ad una visita all’Avis. Non vedendola rientrare l’ho chiamata sul suo cellulare: mi ha risposto un operatore dicendomi che era stata vittima di un incidente e che la stavano portando in elisoccorso al Maggiore. Subito non ho pensato ad un tragico epilogo: magari resterà in carrozzina, mi sono detto, anche tutta la vita, ma sarà con noi. Invece dopo poco abbiamo capito che non c’erano speranze: l’hanno sedata e intubata ma non è mai stata portata in sala operatoria. Non era operabile». Vicina al padre è la figlia Martina, laureanda in Medicina: «La discussione della sua tesi è fissata per giovedì. Io la sto incitando a non rimandare, perché la mamma non lo avrebbe voluto. Sono certo che Barbara dal cielo ci guiderà e ci aiuterà nel nostro cammino. Ho ricevuto moltissimi messaggi di vicinanza, anche da persone che non conosco. Mi parlano del sorriso di Barbara e della sua capacità di insegnare il nuoto ai bambini. Era straordinariamente incredibile».