La Pinseria anti-degrado "Basta spaccio e risse L’area del Novi sad deve tornare a vivere"

Dopo la morte del 16enne pakistano la sfida dell’ex pallavolista Rinaldi "A maggio apro un locale per riavvicinare in sicurezza giovani e famiglie" .

La Pinseria anti-degrado  "Basta spaccio e risse  L’area del Novi sad  deve tornare a vivere"

La Pinseria anti-degrado "Basta spaccio e risse L’area del Novi sad deve tornare a vivere"

di Stefano Luppi

"Non è possibile che a Modena, in un posto molto bello come il Novi Sad e il Novi Ark non possano venire le famiglie perché ci sono gli spacciatori e altre situazioni degradate. Mi spiace enormemente per la morte senza senso del 16enne Muhammad Arham, ma è l’ora di fare qualcosa, così io e i miei soci apriamo a inizio maggio un nuovo locale al centro del parco". A parlare è Pietro Rinaldi (nella foto), 51 anni, ex azzurro di volley che oggi fa l’imprenditore, vive a Modena dove segue anche la carriera del campioncino Tommaso Rinaldi, suo figlio che gioca in pianta stabile nel Modena Volley.

Rinaldi qual è l’idea per il Novi Sad?

"Tutto nasce un po’ di tempo fa, prima di questo terribile fatto di sangue della settimana scorsa, ma questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Io ho due figli, Ginevra e Tommaso, ormai giovani adulti e i ragazzi e i genitori devono poter stare sereni all’aperto nel verde, praticamente in centro".

Quindi?

"Io e i miei soci siamo andati dal Comune e dal concessionario Modenaparcheggi che ci è venuto incontro con l’affitto e abbiamo presentato il progetto per un locale che faccia la pizza romana, ma non solo visto che sarà aperto dalle 7 del mattino a notte fonda. In questo modo cercheremo di riprendere a frequentare questo bel parco".

Come sarà il locale?

"Io sono da tempo partito con il progetto delle pinserie romane e a Modena ho locali in piazza Roma e in viale Amendola oltre che a Sassuolo. Qui al parco, con i soci Nico Giannini ed Ernst Brunga, proporremo colazioni, piatti per le pause pranzo, aperitivi fino alla pinsa romana alla sera e faremo anche tanta musica visto che qui si può. Abbiamo presentato il progetto in Comune e stiamo predisponendo l’area che sarà protetta a dovere attraverso una siepe con spazi per il consumo e anche un’area dedicata ai più giovani".

Quante persone assumete?

"Lavoreranno qui una decina di persone, di cui tre in cucina e gli altri si alterneranno in sala inoltre, collegato a questo locale sempre ai primi di maggio apriremo anche in via Carlo Sigonio un luogo per l’asporto di quanto si consuma qui, una pinseria allargata a casa dunque. Comunque presto faremo la presentazione di tutto quanto".

Perché questo investimento?

"Il mio sogno è che ci siano spazi per festeggiare i compleanni, all’aperto, in sicurezza e vedo che ce ne sono sempre meno. Come dicevo ci pensavamo già, ma questa tragedia ora ci fa lavorare più intensamente per contribuire a riportare questo spazio verde che ha i parcheggi sotterranei comodissimi a disposizione di tutti i cittadini modenesi. Penso sia l’ora essendo una zona molto bella e che va resa più felice. Certo, la nostra è una scommessa, che io penso vincente: vediamo se riusciremo a contribuire a rivalutare l’area dove ogni giorno passano tanti cittadini".

Lei la domenica è fisso al Palapanini a vedere giocare Tommaso e anche l’altra sua figlia gioca a pallavolo, ma lei da ex campione oggi fa l’imprenditore.

"Sì, svolgo questa professione e oltre ai locali modenesi ho due bowling in Veneto mentre tra un mese apro anche una pinseria a Formentera. Il progetto futuro, peraltro, prevede anche aperture in tutte le isole delle Baleari sempre con il mio logo Pinseria a Roma".