"Ancora non abbiamo notizie sicure su quando l’Ambasciata italiana darà il nulla osta per poter portare la salma di mio fratello in Italia, forse giovedì o forse il prossimo 30 agosto, ma cerchiamo di restare lucidi per sistemare tutte le burocrazie e poter tornare a casa con lui il prima possibile". Sono ancora ad Atene i genitori, la sorella e uno zio di Ayoub Lhaou, il 32enne di Nonantola, morto il giorno di Ferragosto in Grecia, dopo aver perso il controllo della sua moto e sbattendo tragicamente contro un muretto in cemento. "Ci hanno parlato di una decina di giorni – commenta la sorella Loubna, 29 anni –. Noi resteremo qui fino a quando non potremo riportarlo in Italia con noi, per poi svolgere il funerale e seppellirlo a Bologna, città in cui lui (ingegnere alla Philip Morris) aveva deciso di vivere e dove voleva comprare casa". m.s.c.
CronacaLa tragedia di Ayoub, Nonantola in attesa del rientro della salma