GIULIANO PASQUESI
Cronaca

Lama, camminata sulle tracce delle ’donne del sale’

Oggi camminata sulla via Vandelli dedicata alla memoria delle ‘Donne del Sale’ che nella II Guerra...

Oggi camminata sulla via Vandelli dedicata alla memoria delle ‘Donne del Sale’ che nella II Guerra mondiale attraversarono periodicamente le Alpi Apuane e gli Appennini per scambiare il sale (allora prezioso in montagna) con farina e vestiti. L’iniziativa di oggi dal titolo "Fame e Sale: nel silenzio dei passi, il rumore della storia" è promossa in occasione dell’80° anniversario della Liberazione dal CSI comitato di Modena, in collaborazione con Anpi, Comitato celebrazioni Modena, Appenninosport Asd e Centro documentazione Donna. Il ritrovo è alle 9 a Lama Mocogno (via Bruzzi, parcheggio scuole) da dove con una guida ambientale si ripercorrerà un tratto dell’antico itinerario sulle orme delle coraggiose donne che, nei giorni più duri della guerra, salivano dalla costa cariche di sale da barattare. Si attraverserà il simbolico monolite ponte del Diavolo, col cammino che si concluderà alle 14 presso il monumento che ‘celebra e restituisce alla collettività questa storia di coraggio e resistenza al femminile’.

Di recente gli alunni della 3^ media di Lama Mocogno hanno approfondito l’argomento e raccolto testimonianze: "Queste donne coraggiose si procuravano il sale facendo bollire l’acqua del mare senza farsi scorgere da tedeschi e fascisti; poi lo portavano a spalla fino al modenese, dove la popolazione lo barattava con farina di castagne, vestiti, scarpe, lenzuola. Il sale era tassato e costava molto, ma indispensabile per la conservazione dei cibi. I pericoli aumentarono dal 1943 nell’attraversare la linea Gotica. Abbiamo intervistato -scrivono gli alunni- la signora Alma Canovi che ricorda di aver avuto 12 o 13 anni quando vide la prima volta le donne del sale: "Erano povere ragazze, che percorrevano lunghi tratti a piedi per una decina di ore. Erano poche le famiglie che potevano ospitarle per mancanza di spazi. Chi poteva, le ospitava nelle stalle, erano calde. Oggi siamo abituati ad avere quasi tutto pronto e ci sembra scontato l’uso del sale, allora preziosissimo".

g.p.