VALENTINA REGGIANI
Cronaca

"Le scuole devono essere luoghi sicuri e protetti"

Andrea Bernabei di Gioventù Nazionale dopo il caso spray al Barozzi "Non è accettabile che gli studenti debbano preoccuparsi della loro incolumità".

Andrea Bernabei di Gioventù Nazionale dopo il caso spray al Barozzi "Non è accettabile che gli studenti debbano preoccuparsi della loro incolumità".

Andrea Bernabei di Gioventù Nazionale dopo il caso spray al Barozzi "Non è accettabile che gli studenti debbano preoccuparsi della loro incolumità".

"Non possiamo restare in silenzio di fronte all’ennesima dimostrazione della mancanza di sicurezza negli ambienti scolastici". Andrea Bernabei, membro del coordinamento scuole di Gioventù Nazionale, movimento giovanile di Fratelli d’Italia non fa sconti dopo il grave episodio avvenuto lunedì mattina nei corridoi dell’istituto Barozzi di viale Monte Kosica. Qui, infatti, intorno alle 11.30 alcuni studenti hanno spruzzato al peperoncino. Il grave gesto ha ovviamente scatenato il panico all’interno della scuola, dal momento che diversi studenti, inalando la sostanza, si sono sentiti male. Il ‘risultato’ è stato di nove ragazzi rimasti lievemente intossicati e di due ragazze di 15 e 18 anni trasportate in ospedale per accertamenti.

"Le scuole – prosegue Bernabei – dovrebbero essere luoghi sicuri, spazi di crescita culturale e personale, non scenari di paura e insicurezza. Non è accettabile che gli studenti debbano preoccuparsi per la propria incolumità, temendo aggressioni, furti o episodi di intossicazione. Da mesi sentiamo promesse di interventi per contrastare l’ondata di criminalità che sta mettendo in ginocchio Modena e la sua provincia. Tuttavia, i fatti dimostrano il contrario: la situazione non sta migliorando, né nelle scuole né nelle strade della nostra città. La sicurezza degli studenti deve essere una priorità assoluta, perché rappresentano il futuro di Modena e dell’Italia intera", continua Bernabei.

L’istituto Barozzi, sede di via Rainusso era stato teatro di un episodio fotocopia neppure sei mesi fa. Anche in quell’occasione si era reso necessario il trasporto di alcuni studenti in ospedale. "Chiediamo che le istituzioni si assumano le proprie responsabilità, garantendo maggiore sorveglianza e controlli più rigidi all’interno degli istituti scolastici e applicando sanzioni esemplari contro chi mette a rischio l’incolumità dei ragazzi", conclude il coordinamento. Ad intervenire anche Lorenzo Rizzo, Presidente provinciale di Gioventù Nazionale. "Siamo contrari all’idea che chi si comporta bene debba nascondersi all’interno de La Tenda mentre i delinquenti siano liberi di scorrazzare all’aperto impuniti. Praticamente gli unici ad essere puniti sono i buoni. Se vogliamo combattere il fenomeno non possiamo continuare a commettere l’errore di sottovalutarlo".

Valentina Reggiani

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