Il dialogo continua a essere il grande assente nel caso Barozzi. La comunicazione, fin dall’inzio, è stata a senso unico. Più volte, come Damiano, abbiamo provato – a vuoto – ad avere un contatto con la preside. Ci siamo dovuti accontentare di un allegato per posta elettronica in cui argomentava la sua versione dei fatti. Senza voler entrare nel merito della sospensione, parliamo invece del metodo. Una mail non consente di fare domande e opporre dubbi. Il tema è troppo complesso e ha molte più sfumature di un testo in bianco e nero. Rinnoviamo l’invito a una intervista. Le centinaia di persone al presidio di ieri aspettano delle risposte.
CronacaL’importanza del dialogo prima di tutto