
"L’organo di Pieve stasera torna a vivere"
Uno dei più conosciuti restauratori di organi da chiesa (in Italia eall’estero) è originario di Pievepelago e precisamente dei Casoni di S.Andreapelago: Alessandro Giacobazzi. Di ritorno in paese per queste Festa Natalizie, grazie a lui sta tornando a suonare il possente organo della Chiesa parrocchiale di Pievepelago, che stasera (29 dicembre) alle 18.15 ospiterà il locale Concerto di Natale. All’organo Leonardo Pini assieme al soprano Erika Passini eseguiranno musiche di Handel, Buxteude, Haydn, Mozart e A.Banchieri. Alessandro solennizzerà le Messe del periodo e il ‘Te Deum ‘ di fine anno alla Messa delle 17.15 del 31 dicembre. Giacobazzi negli ultimi anni è stato impegnato in una grande opera all’Istituto dei Ciechi a Milano col restauro del primo organo da concerto in Italia costruito nel 1901. Tra i tanti altri interventi, va menzionato il restauro dell’organo della cattedrale di Orvieto. Alessandro Giacobazzi, classe 1965, è tra i pochi ad occuparsi della costruzione e del restauro di organi da chiesa, compiendo un lavoro di estrema precisione nel ripristino di strumenti antichi preservandone le originali caratteristiche, apprezzato da esperti in Italia e all’estero. A Pievepelago restaurò i meccanismi della torre campanaria di via Tamburù e ha effettuato vari interventi all’organo della chiesa parrocchiale: "Interamente pneumatico, originale ancora funzionante -dice Giacobazzi–fu costruito nel 1913 dalla famosa casa Balbiani di Milano, il cui stile costruttivo ha ispirato il mio stile organario". Alessandro discende da una rinomata famiglia di organari, i Battani di Frassinoro parentela alla quale è legato da parte materna.
Fin dalla prima giovinezza (undici anni!) si appassiona all’organo. Pur dimostrando da sempre profondo rispetto per gli antichi strumenti italiani, indirizza il suo interesse verso l’organo ‘sinfonico’. Viene formato proprio dagli organari Balbiani di Milano, come detto, facendosene suo lo stile. Era entrato in contatto con loro da giovanissimo durante i lavori che essi operarono negli anni Ottanta sull’organo della Cattedrale di Modena. Il Capitolo della Cattedrale gli assegnò "in perpetuo" la manutenzione dello strumento. L’organo di Pievepelago fu fortemente voluto da mons. Cesare Vignocchi (valente musicista di Pievepelago, che ha una targa ricordo proprio sull’organo), installato grazie ad una raccolta fondi tra la popolazione che ebbe subito effetto positivo. Nel 1913 l’inaugurazione e nel 1936 il Balbiani in persona rimise lo strumento in pieno assetto. Ora si auspica che con idonea manutenzione si possa continuare ad ascoltarne la solenne musica ancora per molti anni.
g. p.