Maltempo a Modena, la pioggia non dà tregua. Allerta fiumi

Superato il livello in mattinata: chiusi fino alle 18 di ieri Ponte Alto e dell’Uccellino

Il ponte è stato chiuso per un giorno

Il ponte è stato chiuso per un giorno

Modena, 20 marzo 2018 - Nessun albero in fiore: ieri tutta la provincia e un po’ a sorpresa si è alzata sotto un velo di coltre bianca. Ma, al di là dei consueti problemi di traffico, a spaventare sono stati ancora una volta i fiumi tanto che, alle nove di ieri mattina, per precauzione, sono stati chiusi Ponte Alto e Ponte dell’Uccellino, poi riaperti alle 18 ma tenuti costantemente monitorati. Infatti il livello dei fiumi, progressivamente in calo, nel corso della mattinata ha superato la soglia 2 di attenzione, richiedendo per l’intera giornata l’attività di monitoraggio dei corsi d’acqua del nodo idraulico, con particolare attenzione per il Secchia, ma anche per i torrenti Tiepido e Grizzaga. Alle 13 è stata chiusa anche strada Curtatona - poi riaperta - per rimuovere materiale flottante accumulato in corrispondenza del ponte. A far salire nuovamente il livello d’allerta; le abbondanti precipitazioni in città ma, soprattutto, in montagna. Condizioni che hanno causato l’innalzamento del livello dei fiumi che resteranno comunque sotto controllo anche nelle prossime ore.

La piena del Secchia transitata ieri ha fatto tremare anche alcuni residenti a Campogalliano, nell’area golenale di via Madonna dove lo scorso dicembre l’acqua invase le abitazioni provocando gravi danni. Ieri il Secchia non ha provocato alcun danno ma una famiglia residente in una casa nel mezzo dell’area golenale di via Madonna ha chiesto l’intervento dei pompieri, probabilmente spaventata dall’acqua che aveva invaso le campagne intorno e memore di quanto accaduto tre mesi fa. In realtà il vialetto sterrato che collega la casa a via Madonna è rimasto agibile: i vigili del fuoco hanno solo accompagnato la famiglia sulla strada e sono rientrati. Ma quanto accaduto nel dicembre scorso è stato un evento straordinario: il Secchia ha raggiunto livelli mai registrati prima e l’acqua è andata ben oltre l’area golenale invadendo via Madonna. In quell’occasione i pompieri hanno portato in salvo le famiglie con i gommoni, soccorrendo poi i titolari dell’agriturismo La Falda.

Ma che fine ha fatto la primavera? «La neve a fine marzo – precisa il meteorologo Luca Lombroso di Unimore – non è una novità e non ci stupisce più di tanto, anche se non è molto frequente e quella di ieri è la neve più tardiva caduta a Modena dal 7 aprile 2003, quando cadde 1 centimetro». Ieri la coltre bianca al suolo ha raggiunto i due centimetri ma il fenomeno, per gli esperti Unimore, non è insolito. E le previsioni annunciano altra neve in Appenino proprio domani. «Tranne uno sprazzo di sole giovedì – spiega ancora Lombroso – tutta la settimana sarà all’insegna del freddo e del brutto tempo». Più indietro, il database storico di nevicate dell’osservatorio, che risale indietro fino al 1830, trova 4 centimetri di neve il 24 marzo 1998 e gli storici 15 cm del 18 aprile 1991. «La primavera? Quella meteorologica è iniziata l’1 marzo, ma forse pochi se ne sono accorti. Quella astronomica arriverà oggi alle 17:15, ma per il caldo è presto».